Tanti i temi affrontati da Guido Crosetto ai microfoni di Libero. Il ministro della Difesa ha acceso i riflettori sui rapporti con l’Europa e su una certa miopia di Bruxelles, ma non poteva mancare una battuta sulla clamorosa fake news targata Murgia-Saviano sulla presunta parata fascista alla sfilata del 2 giugno: “Chi vede male le Forze Armate non sa che uno dei loro compiti è difendere le istituzioni e la democrazia. Ciò detto, vorrei tranquillizzare Murgia, Saviano e quanti hanno finto di vedere espressioni di “fascismo” durante la parata del 2 giugno, che è stata un grande successo e ha suscitato l`entusiasmo popolare”.
Nel corso del suo intervento, Guido Crosetto ha sottolineato che il braccio alzato è un saluto militare di marcia per avvisare il reparto dell’ordine che segue e che, nel caso della parata, fanno tutti i reparti quando sfilano davanti alle autorità: “Non certo un “saluto romano”, insomma. E il grido “Decima” è il motto dei Goi del Comsubin, e nulla c`entra con la X Mas della Rsi, ma con la gloriosa storia degli antenati dei nostri incursori in ben due guerre mondiali, visto che la Decima della Marina militare del Regno operò fino al 1943. E poi chi polemizza con le nostre Forze speciali ignora il lavoro prezioso e coraggioso che fanno lontano dai riflettori, come nel caso dell`esfiltrazione dei nostri connazionali dal Sudan”.
Guido Crosetto sull’Africa
Nel lungo intervento, Guido Crosetto si è soffermato anche sull’Africa e sugli errori che sta commettendo l’Europa: “Sbaglia molto. Intanto fatica a capire che se l`Africa, col suo miliardo e 200 milioni di abitanti, rappresenta un problema oggi per l`Europa, tra vent`anni, quando sarà popolata da due miliardi e mezzo di persone, rappresenterà la morte certa del nostro continente. E poi la Ue non capisce che l`Africa sta finendo sotto l`influenza di Cina e Russia, che vanno lì per prendere terreno coltivabile, acqua, minerali e terre rare. Lo stesso approccio con cui ci sono andati i colonizzatori europei nei secoli scorsi”. L’Europa dovrebbe rispondere facendo crescere la ricchezza autoctona, con ospedali e scuole, università e fabbriche, lavorazione dei prodotti e agricoltura: “Non esiste un approccio della Ue. Ogni Paese europeo agisce per conto proprio, con l`obiettivo di portare acqua al mulino nazionale. Una politica miope e senza strategia, soprattutto quando si trova ad affrontare quella cinese”. E il ministro ha ricordato il “piano Mattei” invocato dal premier Meloni, che però dovrebbe essere europeo: “L’Italia da sola non può riuscirci, ma siamo gli unici che cercano di farlo. Stiamo seminando questa idea in tutte le riunioni che facciamo a livello internazionale e poco per volta sta attecchendo. Tutti i Paesi africani lo hanno capito e ci guardano con attenzione e rispetto”.