«Ho a che fare con un deficiente». Queste le parole usate da Guido Crosetto parlando dell’ex premier Giuseppe Conte in un fuorionda che è stato trasmesso in esclusiva da Striscia la Notizia. «È un percorso lungo. Io penso che noi arriveremo tra centinaia di anni alla pace con piccoli percorsi che ogni volta tolgono qualcosa dalla guerra», ha affermato il ministro della Difesa in un passaggio dell’intervista, al termine della quale però ci ha tenuto a precisare che non si stava riferendo al conflitto in Ucraina dopo l’invasione della Russia, ma ad un ragionamento generale. «Era riferito al percorso dell’umanità», ha precisato nel fuorionda.
Ed è a questo punto che spunta la battuta sul presidente del Movimento 5 Stelle. «Conoscendo Conte dice: “Ah ecco!”. Ho a che fare con un deficiente». Le parole, registrate durante un’intervista, sono diventate di dominio pubblico, scatenando diverse polemiche. Ma Guido Crosetto ha voluto chiudere subito il caso. «Chiedo scusa a Conte per un fuorionda poco elegante ma usato in modo del tutto falso, scorretto e decontestualizzato», ha fatto sapere il ministro.
CROSETTO A CONTE “MI SCUSO, BATTUTA IRONICA…”
«Mi confronto e continuerò a farlo con lui in modo duro e nella totale diversità di posizioni ma con correttezza», ha voluto precisare il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Nella nota si è voluto difendere dalle polemiche. «Se tutti i fuorionda tra politici e giornalisti venissero pubblicati, si sentirebbe la qualsiasi, specialmente cose molto poco edificanti». Crosetto ha anche precisato che il modo era «del tutto scherzoso» e il contesto era «colloquiale», ma «qualcuno di Mediaset o del Tg5 ha, in modo del tutto scorretto» lo ha «tradito e decontestualizzato».
A proposito delle sue parole, il ministro della Difesa ha fornito le sue spiegazioni: «Ho usato un termine (al plurale) poco elegante che la trasmissione Striscia la Notizia ha cercato di attribuirmi come offesa al presidente Conte». Guido Crosetto ritiene di essere stato frainteso: «Se anche il termine usato fosse stato al singolare, si sarebbe trattato di una battuta ironica, con una giornalista che conosco da 20 anni». Pur consapevole delle differenze tra lui e Giuseppe Conte, «non gli ho mai mancato di rispetto». Quindi, ha concluso la nota: «Ci confronteremo lealmente e a viso aperto in Parlamento, ma oggi gli chiedo scusa. So che mi capirà perchè ricordo che anche con lui, in passato, dei giornalisti usarono questi metodi infami».