Guido Crosetto, ministro della Difesa e colonna portante di Fratelli d’Italia, ha criticato la recente decisione della Bce di alzare i tassi di interesse. Ne ha parlato diffusamente in un’intervista concessa a “La Stampa”, nel corso della quale ha sottolineato: “Vorrei sapere da madame Lagarde, ad esempio, cosa si aspetta da questa scelta di alzare i tassi e dall’annuncio di volerli aumentare ancora, mentre, contestualmente, ribadisce di non voler più intervenire nell’acquisto titoli di Stato a partire da marzo. Vorrei anche chiedere all’Autorità bancaria europea il senso di domandare proprio in questo momento un maggior impegno di capitale alle banche a garanzia dei loro prestiti”.



Il punto, ha aggiunto Guido Crosetto, è che adesso le banche saranno costrette a chiedere ai loro clienti il rientro dei crediti concessi: Tanto per capirci, per l’Italia si parla di una stretta da 100 miliardi di euro. Una restrizione di credito in questo momento è una decisione pesante, a qualcuno dovranno pur rispondere. Sono scelte che incidono drammaticamente sulle famiglie e le imprese, questi enti devono smetterla di sentirsi terzi e in cattedra. Se tra sei mesi le economie saranno disastrate da queste decisioni, ci sarà qualcuno che ne è responsabile?”.



GUIDO CROSETTO: “FRATELLI D’ITALIA? VA CREATO UN GRANDE PARTITO DI CENTRODESTRA”

Nel prosieguo delle dichiarazioni rilasciate a “La Stampa”, Guido Crosetto ha detto, a proposito della possibilità di desecretare la lista di armi inviate dall’Italia all’Ucraina, che sarà il governo nel suo complesso ad assumere una decisione e che la riflessione sarà “collegiale. Decideremo insieme se fare un sesto decreto e avere un atteggiamento diverso da prima. Il Parlamento ci ha autorizzato a seguire le metodologie usate finora, con il passaggio al Copasir che, se qualcuno lo ha dimenticato, è un organo del Parlamento”.



Fratelli d’Italia, peraltro, si potrebbe ampliare, come confermato da Guido Crosetto: “Io sono da sempre dell’idea che si debba creare un grande partito di Centrodestra. Sono sempre stato convinto della necessità e dell’utilità di una contrapposizione bilaterale: due grandi blocchi e non una miriade di partiti che si dividono solo per motivi di leadership. Serve la nascita di un grande partito conservatore italiano, che come tutti i partiti conservatori racchiuda al suo interno sensibilità diverse. Penso che Giorgia Meloni possa avere, oltre al suo ruolo istituzionale, anche un ruolo di rifondatrice della politica italiana”.