L’immunologo Guido Forni ha fatto il punto della situazione sui vaccini anti-Covid ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il membro dell’Accademia dei Lincei ha esordito parlando di Astrazeneca e Johnson & Johnson: «Sono vaccini che possono salvare molte vite, in questo momento si devono confrontare con un sospetto di molte persone, un sospetto giustificato. Giustificato però non dai rischi, considerando che i vaccini sono importantissimi e possono cambiare la vita di molte persone».
Guido Forni ha poi usato parole importanti per il vaccino Curevac: «Dovrebbe arrivare entro breve tempo se i risultati dello studio di fase III sono positivi come ci si aspetta. E’ molto interessante perché è molto simile a Pfizer e Moderna, ma dovrebbe essere più sicuro e più facilmente maneggevole: resiste a temperature meno basse di quelle richieste da Pfizer e Moderna. L’Ue ha prenotato un’enorme quantità di dosi di questo vaccino, che se arrivassero risolverebbero completamente il problema della carenza di dosi».
GUIDO FORNI: “SPUTNIK VACCINO INTERESSANTE, MA…”
Nel corso della lunga intervista, Guido Forni si è soffermato anche sul farmaco russo Sputnik: «Sputnik è un vaccino estremamente interessante, il problema è sapere esattamente quanto funziona: i dati di fase III non sono mai stati terminati e pubblicati ufficialmente. Abbiamo solo delle indicazioni indirette. Abbiamo dei problemi sulla garanzia di come viene prodotto questo vaccino». Uno dei problemi più discussi è quello legato alla distribuzione mondiale dei vaccini anti-Covid: «L’equa distribuzione dei vaccini è un problema estremamente grave e difficile da risolvere: una nazione come l’Italia in questo momento ha difficoltà a rinunciare a parte dei vaccini per destinarli ad altri Paesi. Però o si risolve il problema della vaccinazione in tutto il mondo o nessuno risolve definitivamente questo problema: se ci sono Paesi come Brasile e India dove l’epidemia è estremamente diffusa, è facile che sorgano nuove varianti».