È tutto pronto per il via alla distribuzione del vaccino Covid, ma negli ultimi giorni è emersa qualche preoccupazione per il vaccino Pfizer. A fare il punto della situazione ci ha pensato il professor Guido Forni ai microfoni de La Stampa: il Pfizer è molto reattogenico e induce reazioni più forti dei vaccini soliti, «la metà delle persone, in particolare giovani, prova mal di testa, febbre e brividi, che però si risolvono in 24 ore».



Il celebre immunologo ha sottolineato quanto sia importante raccontare questi dettagli per preparare la popolazione ed evitare paure inutili: dopo il vaccino si potrebbe avere un mal di testa risolvibile nel giro di un giorno, «disturbi leggeri e passeggeri, che indicano che il vaccino induce una reazione particolare».



GUIDO FORNI: “ALLERGICI POSSONO PROVARE FASTIDI MAGGIORI”

Non dovrebbero esserci problemi nel lungo periodo, ha sottolineato Guido Forni ai microfoni di Francesco Rigatelli, considerando che la reattogenicità dipende dal tipo di vaccino. Le allergie possono pesare, ha evidenziato l’accademico dei Lincei: «Gli allergici in rari casi possono provare dei fastidi maggiori. Va detto che reazioni del genere si sviluppano entro pochi minuti e i luoghi di vaccinazione sono molto attrezzati per questo». Le reazioni appena citate sono un abbassamento di pressione, uno svenimento, disturbi controllabili nella sede adatta e con alcuni farmaci.



Guido Forni si è poi soffermato sul problema della temperatura del vaccino Covid Pfizer, che va scongelato da meno 80 gradi e diluito, richiedendo una certa manualità: «Per questo si potrà fare solo negli ospedali e in luoghi dedicati, mentre vaccinare in posti meno medici aiuterebbe a rendere più gradevole il tutto». Poi una battuta sul vaccino Moderna: «La Fda lo sta esaminando e sembra favorevole. È efficace come Pfizer, ma si conserva a meno 30 gradi. Il problema è che l’Italia ne ha prenotate meno dosi di Pfizer, perché come tutta l’Europa ha puntato su AstraZeneca. Temo che Moderna verrà usato soprattutto dagli Usa».