Secondo il professor Guido Rasi il green pass non è più utile al suo scopo, di conseguenza la sua applicazione deve trovare la parola fine. Parlando stamane con i microfoni del quotidiano La Stampa ha spiegato: “Il Green Pass ha l’unico senso di motivare le persone a vaccinarsi, per cui al momento non serve più a molto”. Quindi ribadisce: “In questo momento non serve a molto. Se riteniamo indispensabile vaccinare tutti va mantenuto, altrimenti se ne può fare ameno. Condono sanitario? È un termine forte, ma potrei condividerlo. A un certo punto però ai non vaccinati bisognerà dire: “Signori,andiamo molto meglio, anche se non grazie a voi. Con il calo della curva la loro parassitosi diventa più sopportabile. Quando si potrebbe togliere? Direi a giugno, verificando bene prima la stabilità della situazione”.
L’immunologo, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Roma Tor Vergata e consulente del generale Figliuolo per la campagna vaccinale, ha parlato anche della quarta dose di vaccino che dal primo marzo scatterà per i fragili, ma non per tutti: “La quarta dose per i fragili già si fa – le parole di Rasi, ex dirigente dell’Ema – ma quella di massa con questi vaccini e la situazione attuale non ha senso. Potrebbe servire se si registrasse un calo dell’immunità in autunno o se si trovasse un nuovo vaccino che coprisse dal contagio oltre che dalla malattia”.
GUIDO RASI: “QUANTO DURA L’IMMUNITA’ DEI VACCINI NON SI SA”
In ogni caso sulla durata dell’immunità è ancora tutto molto incerto: “Dopo quattro mesi gli anticorpi scendono – afferma Rasi – ma non tutta l’immunità. Quanto dura? Non si sa. I primi studi parlano di 15 mesi, ma potrebbero essere molti di più. Vedremo”.
E a proposito di vaccini anti covid, stentato a decollare le somministrazioni per la fascia di età 5-11 anni: “Direi che soffrono come tutti di stanchezza o di pigrizia – spiega Rasi riferendosi ai genitori dei bimbi – Molte persone hanno vissuto un logoramento in questi anni e in alcuni casi non riescono a tenere alta la guardia fino in fondo. Il consiglio medico resta di vaccinare i bambini a partire dai 5 anni”. Chiusura dedicata al futuro: “Una nuova variante potrebbe scombinare tutto? Sì oppure un nuovo virus, ma vorrei essere ottimista”.