Iniziano a vedersi in Italia gli effetti di una vaccinazione anti covid che ha raggiunto ormai l’80% (l’ultimo report di ieri parla del 79%). Ne è convinto Giudo Rasi, stimato ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema, oggi consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, e direttore scientifico Consulcesi, che parlando quest’oggi con i microfoni dell’Adnkronos ha spiegato: “Gli effetti di un 80% di popolazione immunizzata contro Covid, perché poi ai vaccinati dobbiamo aggiungere anche i 4 milioni che hanno contratto la malattia, si stanno vedendo. Questo indubbiamente ci pone tra i Paesi europei nelle migliori condizioni di ripartire”.



Stando a quanto sostiene Guido Rasi, l’Italia è una delle nazioni che meglio ha affrontato questa quarta ondata grazie appunto ad una campagna di vaccinazione portata avanti in maniera diligente, ma secondo lo stesso andranno ora “rafforzate le popolazioni che ne hanno bisogno con la terza dose”. In ogni caso, questo nuovo contesto che si sta venendo a formare “ci porta molto vicini ad avere un effetto importante sulla riduzione di circolazione del virus”, anche se “forse” solo “un 90% ci darebbe la copertura totale”.



GUIDO RASI: “LA VECCHIA META FISSATA ERA DELL’80%”

Il consulente del commissario straordinario Figliuolo ha quindi ricordato come negli scorsi mesi, prima dell’avvento della Variante Delta, l’obiettivo prefissato era dell’80%: “La meta fissata dal commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo dell’80% di vaccinati entro settembre non è stata raggiunta ma non sarebbe stata comunque sufficiente. Per una sicurezza totale bisognerebbe forse raggiungere il 90%, a dirla tutta”.

E ancora: “La campagna vaccinale ha raggiunto quasi l’80% della popolazione, ma attenzione il target iniziale era più basso. Era del 70%, poi alzato all’80% per l’arrivo della variante Delta che fa perdere un po’ di potenza e copertura ai vaccini. E poi sono stati aggiunti 4-5 milioni di persone perché la vaccinazione è stata portata alla popolazione sopra i 12 anni”.