Sono decisamente ottimistiche le previsioni di Guido Rasi, ex dirigente dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, oggi consulente del commissario straordinario per l’emergenza covid, il generale Figliuolo. Intervistato nelle scorse ore dai microfoni di RaiNews24 ha spiegato: “La pandemia in Italia sta diminuendo, mi piace sbilanciarmi con un po’ di ottimismo: ci sarà una coda che non sappiamo quanto sarà lunga o robusta ma dipenderà molto da noi se siamo pazienti nell’essere graduali”. Di conseguenza, a partire dal 31 marzo, potrebbero cambiare molte cose: “Il 31 marzo – ha aggiunto Rasi – potrebbe esserci una situazione veramente buona e potrebbe cessare lo stato d’emergenza, che si protrarrà solo se ci dovesse essere un’inversione di tendenza che al momento non è all’orizzonte”.
Fra le tante novità anche l’addio al green pass, ma in maniera graduale, non da un giorno all’altro: “Sarei per un graduale allentamento – ha detto il professore sull’allentamento del passaporto vaccinale – in molti casi se ne potrà fare a meno mentre sui trasporti sarei più cauto. Ma farei un ragionamento verso il 30 di marzo per capire come muoverci”.
GUIDO RASI: “RISPETTO A UN ANNO FA ABBIAMO IL VACCINO”
“Rispetto a un anno fa non c’è paragone e il vaccino – ha ricordato ancora Guido Rasi – è stato l’elemento decisivo che ci ha riportato progressivamente alla normalità, quasi da solo ha fatto tutto il lavoro”. L’ex dirigente dell’Ema ha parlato anche di una possibile quarta dose, vaccinazione già iniziata in Israele ma che fino ad ora non ha cambiato gli equilibri; e a riguardo appare un po’ scettico, o meglio, attendista: “Quanto alla quarta dose sono sempre stato molto scettico in merito, non è la strategia giusta”.
E simile il pensiero sul richiamo annuale: “In questo caso – ammette – va capito come si comporterà Omicron e non è detto che ne avremo bisogno per questa variante visto che la memoria immunologica può durare anche un anno-venti mesi. Questo virus ci ha insegnato a essere prudenti e a non andare troppo in là con le previsioni”.