Guido Rasi, ex numero uno dell’Ema, agenzia europea del farmaco, è stato ospite ieri sera negli studi di Stasera Italia News, classico programma post-tg di Rete 4. Le prime parole sono per l’obbligo vaccinale e a riguardo il consulente del commissario e generale Figliuolo ha spiegato: “Ora siamo al 72%, inizialmente si era pensato al 70, siamo andati all’80 perchè la Delta ha tolto qualche efficienza quindi se si raggiunge l’immunità di gregge molti problemi diminuiranno, ma il tutto deve essere omogeneo, se una categoria è vaccinata al 30 e l’altra al 99 potrebbe non funzionare perciò è più giusto andare per categoria, come ad esempio lavori o oggettivo rischio, poi ci sono i trasporti che mischiano le categorie…”.



Rasi ha ribadito: “Se fosse tutta la popolazione omogeneamente all’80% saremmo quasi tranquilli e potremmo accontentarci, se invece è diverso a seconda di fascia di età o di categoria, avremo dei cluster e una circolazione del virus che potrebbe creare un’ospedalizzazione che non possiamo permetterci”. Poi Rasi ha proseguito: “Se non si raggiunge l’obiettivo bisogna andare verso l’obbligo ma l’Ema e l’obbligo non c’entrano niente non si incontrano nemmeno all’infinito come le rette parallele. Dove nasce il pasticcio? Nasce negli ambienti no vax che dicono che il vaccino è ancora sperimentale quindi finchè è finita la sperimentazione non potete utilizzarlo. Il vaccino ha finito la sperimentazione, e l’approvazione dell’Ema è totale. Il problema ‘deriva’ dalla Fda che ha un’autorizzazione sperimentale che noi non abbiamo, è un problema che non ha niente a che vedere con noi, sono cose piccole regolatorie e noiose, ma sono riusciti ad arte in mettere in relazione all’Ema con la condizionale”.



GUIDO RASI: “TERZA DOSE A TUTTI? E’ ANCORA PRESTO…”

Il consulente di Figliuolo ha fatto anche chiarezza sui presunti risarcimenti che verrebbero richiesti nel caso in cui il vaccino anti covid divenisse obbligatorio: “L’Italia ha sempre pagato tutti i danni da salute, dall’epatite, quasi tutta l’Europa non ha problemi. Vengono risarciti tutti quando i farmaci sono autorizzati, questo è un problema degli Stati Uniti”.

Rasi ha poi parlato della terza dose e addirittura della quarta dose: “La quarta dose è una fuga in avanti di Israele – ha replicato l’ex numero uno dell’Ema – che sicuramente non capisco ed è un’ipotesi su cui lavorare e non può essere nulla di più. Sulla terza dose a fragili e immunodepressi non c’è alcun problema e siamo tutti d’accordo, c’è già l’autorizzazione della Fda e a breve arriverà quella dell’Ema. Sulla popolazione generale l’Ema non si è ancora espressa e l’Fda proprio oggi ha detto che ha bisogno ancora di qualche dato e io sono d’accordo su questo, sarà bene trovare un test che ci dica’ si o no’, tu sei immune tu non lo sei più”.