Guido Rasi, direttore scientifico Consulcesi, è intervenuto nella serata di ieri, martedì 10 agosto 2021, ai microfoni della trasmissione “Stasera Italia”, condotta su Rete 4 da Veronica Gentili. L’esperto ha sottolineato che è necessario addivenire al più presto a una sintesi per l’effettuazione dei controlli relativamente al Green Pass, che è uno strumento che fornisce sicurezza e garanzia sullo stato di salute delle persone che si hanno di fronte, anche se non è detto che non siano contaminanti, nonostante il vaccino.
“La certificazione verde è un po’ la cifra di questo Coronavirus – ha spiegato Rasi –. Tutte le decisioni sono state prese in fretta a causa della rapidità di diffusione del virus e spesso ci sono stati princìpi esatti, condivisibili, ma realizzati poi in maniera incompleta. Il grosso problema è che spesso non si ha neppure il tempo per fare un’implementazione, come ad esempio pensare alla privacy e al sistema della sicurezza. Se però si temporeggiasse e non si prendesse la decisione, le cose evolverebbero negativamente. Si dovrà correre a fare dei riparativi”.
GUIDO RASI: “PER ME LE DISCOTECHE IN DETERMINATE CONDIZIONI POTREBBERO RIAPRIRE, MA…”
Sollecitato poi sul tema delle discoteche, ancora chiuse in tutta Italia, Rasi ha risposto che aperture e chiusure vengono decretate dal Comitato tecnico scientifico, dal momento che si tratta di problemi che riguardano la sfera della sanità pubblica: “Se sia giusto o meno possiamo discuterne, ma il commissario straordinario deve occuparsi della logistica dei vaccini. Ha trovato il modo per far fare una campagna di sequenziamento, ha calmierato i tamponi”. Incalzato ulteriormente sul tema, il professore ha quindi asserito: “A titolo personale, sono mesi che dico che io avrei fatto riprendere qualsiasi attività, ammesso che ci siano controlli e strutture adeguate. Sono d’accordo che qualsiasi cosa gestita possa essere riavviata. Il Green Pass è un facilitatore, ma non è la soluzione finale”.
Infatti, la carta verde viene rilasciata anche in presenza di un tampone negativo, dunque “talvolta ha una temporaneità. Si è cercato di conferirgli elementi di flessibilità, per quanto possibile. Ricordiamoci che il virus si inala nelle vie aeree dei vaccinati e dei non vaccinati e per qualche ora può essere riemesso”.