Tanti i retroscena raccontati da Guillermo Mariotto a “Io e te”. A partire dalla moda: «È un lavoro infame. Sembra tutto bello e lucciccoso, ma dietro c’è un lavoro che ti toglie la vita». Ma lo stilista e giudice di Ballando con le Stelle ha raccontato anche di una principessa che lo bloccò in aereo per fargli terminare la sua collezione. «C’era una principessa araba molto focosa che mi fece chiamare per andare a Ciampino. Partimmo con questo aereo privato dove c’era un baldacchino… Io fui relegato lì. Non mi disse dove stavamo andando». Quello che doveva fare era “semplicemente” disegnare la sua collezione. «Ho saputo che toccammo New York, dove lei scese, mentre io tornai a Roma. E così mi mollarono». Ma l’intervista non poteva terminare senza una considerazione sulla fede. Risuonano le note di “E se domani” di Mina e Mariotto commenta: «Ho sempre paura di perdere Dio. Spero di non perdere mai l’idea di Dio dentro di me. Per questo sono legatissimo a “E se domani” di Mina. La canto sempre per lui». (agg. di Silvana Palazzo)



GUILLERMO MARIOTTO A IO E TE: IL RETROSCENA SU GIOVANNI PAOLO II

Guillermo Mariotto a “Io e te” ha parlato anche della sua mancata paternità. «È una scelta. Se è vero che c’è libero arbitrio, posso scegliere di non rischiare di vivere il dolore di perdere un figlio, come accaduto alla mia bisnonna con mia nonna», ha raccontato a Pierluigi Diaco. Poi ha parlato dell’attentato a Giovanni Paolo II, che per certi versi lo ha riguardato. «Ero uscito a prendere il caffè e sentì urlare che avevano sparato al Papa. Fui fermato contro una macchina, ma era inevitabile. Tutti venivano fermati perché era successa una cosa eclatante». Ma Guillermo Mariotto ha parlato anche della Papessa, la collezione ispirata agli abiti talari presentata in piazza di Spagna. «Mi tirò le orecchie di persona. Ci fu un’udienza privata in cui lo vidi claudicante, quindi pensavo sarebbe stato un incontro bene. Lui fece il giro per avvicinarsi a me. Mi ritrovai genuflesso senza aver deciso di mettermi in ginocchio». Quindi ha svelato il colloquio: «Lui mi fa “Cosa va di moda?” e io “Cose da pazzi”. E lui “Ho visto”». (agg. di Silvana Palazzo)



GUILLERMO MARIOTTO A IO E TE: IL RAPPORTO CON LA FEDE

Guillermo Mariotto ospite a “Io e te” per raccontare lati di sé ancora inediti. Non senza emozione nel rivedere le immagini della sua carriera: «Che effetto strano. Ti rendi conto come scorre velocemente la vita». Lo stilista è stato introdotto da Pierluigi Diaco tra l’altro con una presentazione importante: «L’ho studiato da lontano. È un uomo pieno di luci e ombre, riservato e misterioso». A proposito del giudice di Ballando con le Stelle ha aggiunto: «Non regala facilmente compagnia, ma sa essere anche molto popolare. È un uomo con un cuore talmente grande che Dio gli ha bussato alla porta». E infatti ha parlato della sua fede su Raiuno: «È nelle cadute che impari. Si semina nel dolore e si miete nella gioia. Sbagliare e soffrire serve per crescere. Non è semplice, la ricerca è difficile, ma ti dà gioia». Mariotto ha ricordato anche quando ha donato i paramenti sacri a Papa Benedetto XVI: «Tutto quello che riguarda il sacro ti dà un impegno tale che ti scoppia il cuore».



GUILLERMO MARIOTTO A IO E TE: “GRAZIE ALLA FEDE IN DIO HO PERDONATO MIO PADRE”

Guillermo Mariotto ha svelato anche un retroscena sull’intervista a “Io e te”. «Oggi sono arrivato e c’erano le signore del pubblico. Io mi sono fermato con loro anziché fare il personaggio». Ma significativo è stato il momento in cui ha parlato dei suoi genitori. «Mia madre studiava Medicina mentre accudiva noi. Ha ripiegato in Odontoiatria e si è laureata partorendo altri due figli. È stata una eroina». Invece su suo padre: «Era avvocato ed era molto geloso di mia madre. La gelosia è una delle malattie più brutte del mondo». La fede però gli sta permettendo di “riappacificarsi” col suo passato: «Tutto quello che succede è per volontà divina. Io sono andata via e ho conosciuto il mondo proprio perché mio padre era così, estremamente severo. Alla fine l’ho ringraziato, anche se è stato duro». Infine, sul suo rapporto con la Chiesa italiana: «Per me è importantissima. L’ho scoperta e ho conosciuto i Papi, che per me è stato come toccare il cielo con una mano».