Lo stilista e celebre volto noto, Guillermo Mariotto, è stato ospite nell’ultima puntata de Il Filo Rosso, durante la quale si è raccontato al cospetto della padrona di casa Paola Perego. Dal Venezuela all’Italia, la sua vita si svolge tra moda e tv. Tra le cose inedite della sua vita, il filo rosso che lo lega alla nonna Leonor: “E’ stata proprio lei che mi ha insegnato he la vita è fede e che la vita è ironia e divertimento”, ha raccontato. “Venendo da una famiglia numerosa, papà e mamma severissimi, forse quel misto tra la severità dei miei genitori e la gioia di mia nonna, lì ho capito che bisognava scappare!”, ha scherzato.



Proprio la nonna consigliò a Guillermo di partire e conquistare il mondo e così ha fatto. Attraverso la moda Mariotto è riuscito a esprimere tutta la sua creatività, amicizie grandi e la bellezza, “che è la cosa che ha promosso tutta la mia vita”, attraverso un viaggio unico che non è ancora terminato. La sua vita, ha ammesso Guillermo, è diventata quella che è “proprio per seguire gli insegnamenti di quella nonna fantastica che ho avuto”.



Guillermo Mariotto e l’arrivo in Italia

Guillermo Mariotto oltre ad essere stilista e giudice di Ballando con le Stelle è stato nominato anche Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia da parte del presidente Mattarella. A Paola Perego ha spiegato cosa ha significato per lui l’importante onorificenza ricevuta: “E’ stato un momento molto particolare perchè la notizia l’ho avuta quando stava per iniziare il lockdown”. In quel momento non potevano consegnarglielo e ha dovuto attendere ma nel frattempo si è sempre dato da fare per il prossimo: ha iniziato a cucinare per i senzatetto, e quando è arrivata ufficialmente la notizia “sembrava che mi davano l’onorificenza per aver cucinato”, ha commentato sorridendo. Paola ha rivelato di aver ricevuto da lui lo stesso aiuto anche mentre si trovava a casa a causa del Covid e di aver apprezzato molto il gesto. Era il 1982 quando arrivò in Italia. Perchè scelse il nostro Paese? “Avevo una fissa, era l’arte”, ha svelato. Le sue origini inoltre sono italiane e quindi non si sarebbe mai sentito uno straniero: “Mi sentivo a casa e potevo trovare ciò che volevo, l’arte, e così è stato”.



Il filo rosso che lo lega a nonna Lenor

Nel 1985 Guillermo Mariotti ebbe un “incontro poetico”, quello con lo stilista Raniero Gattinoni. “Io ero stato invitato da un suo amico a un viaggio a Spoleto. Mi sono presentato con un libro che stavo leggendo, e lui mi dice ‘Hai preso il mio libro’…”, effettivamente aveva preso lo stesso libro di Montale che era sul tavolo. Entrambi i libri avevano il segnalibro sulla medesima poesia. In trenta anni di carriera Mariotto ha realizzato gli abiti per le più belle donne, fino ad essere chiamato a realizzare i paramenti per Papa Benedetto XVI: “Sì, si celebrava il 700esimo anniversario della conversione di Francesco”. A Mariotto l’arduo compito di unire i due mondi, la ricchezza e la povertà. L’abito che ritiene essere il più bello mai realizzato? “Belli sono stati tanti, intrisi di significati. Un abito è quello realizzato per la Madonna del Carmine”, ha svelato.

Mariotto è poi tornato a parlare della nonna Leonor alla quale è sempre stato legato da un filo rosso speciale, spiegando chi fosse per lui: “E’ stata la mia guida, la chiamo la mia santa comica. E’ stata riconosciuta da tutti come una santa perchè ne ha aiutati in migliaia. E’ la donna che mi faceva più ridere al mondo, senza fare alcuno sforzo”.