Guitar Hero – Carlos Santana – Flor d’Luna (Moonflower)Pagina estiva dedicata a uno dei brani più commerciali che Carlos Santana pubblicò, a metà degli anni Ottanta, dopo i fasti di un altro dei suoi grandi successi, Europa. Temi semplici, melodici, quasi moderati, lontani anni luce dalla furia creativa con cui la Santana Blues Band si era presentata sul palco di Woodstock nel 1969. Anche se all’interno dello stesso album in cui è contenuta Moonflower c’è una Soul Sacrifice di tutto rispetto e di grande impatto.
Ma partiamo dall’inizio: alla metà degli anni Sessanta una blues band capitanata dal chitarrista messicano decide di “contaminare” il blues con ritmi tipici del centroamerica. Per la verità qualche anno prima c’era già stato Ritchie Valens e La bamba, ma la sua stella si era tragicamente spenta nel 1959 insieme a quella di Buddy Holly.
In ogni caso la cosa era nell’aria e il tentativo di questa band va a buon fine, alimentando uno dei sottogeneri del rock che avrà più successo, il cosiddetto Latin Rock.
Tornando al pezzo in questione, siamo di fronte a un ritmo di beguine, un tema accattivante in minore, con un’apertura in maggiore nel bridge (00.47 – 01.17). La melodia è dolce ed affidata esclusivamente alla chitarra di Santana e al suo timbro caratteristico. L’accompagnamento è quello a cui Santana ci aveva abituato negli anni precedenti: basso e batteria, organo, e un muro di percussioni, per la verità qui abbastanza discrete.
Carlos Santana – Flor d’Luna (Moonflower)
Ma alla fine dell’esposizione del tema parte un giro di due accordi – come già nella celeberrima Samba Pa Ti – su cui si sviluppa un lungo assolo (01.39 – 02.52). E qui parte un bel campionario di frasi e scale che appartengono a entrambi i mondi di riferimento, blues/rock e musica latina. Il solo inizia melodico, ma subito una scarica di pentatonica blues introduce una consistente spinta al fraseggio.
Un po’ di bending sempre inframmezzato a qualche frammento di pentatonica, e poi qualche tipico, velocissimo flash riff, breve frase melodica reiterata molte volte; poi un passaggio overtone nella regione più acuta della chitarra elettrica e una veloce ripresa dello stesso flash riff di prima. Una frase obbligata (02.47) riporta al Bridge della struttura, in cui viene riesposto il tema, e infine un’ultima parte di assolo in fade out.
Pezzo ai vertici delle classifiche di vendita in quei tempi, Moonflower è legata anche a molti ricordi personali, che si stagliano nella mia memoria e che mi piace condividere. Era uno dei brani preferiti di mio padre, recentemente scomparso, e questa breve recensione è dedicata a lui. Secondo: nel cortile del mio condominio ho cominciato a suonare la mia prima chitarra elettrica (l’amplificatore era nel box, in casa non ci stava). E prima Samba Pa Ti, poi Europa e Moonflower erano fra le più gettonate per far vedere che si sapeva suonare qualcosa di più dei soliti quattro accordi.
Un giorno ho incrociato Carlos Santana nei camerini di una trasmissione televisiva, ma non ho potuto nemmeno avvicinarmi. Avrei voluto dirgli qualcuna delle cose che ho raccontato sopra, ma magari non gli sarebbero interessate.
Carlos Santana – Flor d’Luna (Moonflower)
In ogni caso con Carlos Santana ci troviamo di fronte a un artista sicuramente longevo, tornato agli onori della cronaca grazie ad alcuni lavori degli ultimi dieci anni e ad alcune collaborazioni importanti.
Non è sicuramente uno dei chitarristi più veloci, più tecnici, più innovativi che esistano, ma un artista solido, essenziale e soprattutto riconoscibile dopo due note. Che a certi livelli conta molto. E comunque il suo nome è legato ad una serie di grandissimi successi e a dei temi che restano inossidabili nella storia del Rock Latino e non solo. Come Flor d’luna.
Carlos Santana – Flor d’Luna (Moonflower)