Il ricordo di Günther Messner è stato rinverdito nello studio televisivo di “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone e andata in onda nel pomeriggio di oggi, martedì 6 dicembre 2022, da parte di suo fratello Hubert Messner: “Günther era un impiegato di banca, ma quel lavoro non lo rendeva felice. Io avevo 17 anni. Del giorno della sua scomparsa mi ricordo benissimo: per noi non era concepibile che Reinhold tornasse senza suo fratello, per via del fatto che abbiamo sempre imparato a essere responsabili e avere fiducia reciproca tra di noi. Il rimprovero verso Reinhold era anche ingenuo: in fondo, anche lui stava morendo, aveva perso quasi tutte le dita del piede. Non capivamo che anche lui soffriva psichicamente e in famiglia per tanti anni c’è stato un certo silenzio fra noi e lui”.
Hubert Messner ha quindi aggiunto: “Ho accompagnato tante volte Reinhold nelle spedizioni e lui ha cercato tante volte di spiegare cosa fosse accaduto. Quando mi sono trovato di fronte alla parete del Nanga Parbat, ho capito perché si potesse morire. Nel 2005, poi, furono trovati i resti di nostro fratello”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Chi era Günther Messner
Günther Messner è stato un alpinista ed esploratore italiano, fratello minore di Reinhold Messner. Si avvicina alla montagna appassionandosi all’alpinismo grazie al fratello Reinhold. Nell’autunno del 1969, Reinhold viene invitato ad una spedizione austriaca al Nanga Parbat a cui partecipa anche Günther. La spedizione avviene nel 1970 e si conclude per un evento tragico. I due fratelli proseguono insieme, e raggiungono la vetta il 27 giugno 1970. Günther, molto provato, soffre di allucinazioni a causa del freddo e della stanchezza. Durante la discesa, Günther viene travolto da una valanga, e scompare.
I resti del corpo di Gunther vengono ritrovati nel 2005, sulla parete Diamir. Il 9 giugno 2022 è stato ritrovato il secondo scarpone di Günther, poco distante dal luogo in cui è stato ritrovato il corpo.
Le parole di Reinhold Messner
In un’intervista rilasciata ai microfoni del portale Startmag.it, Reinhold Messner ha parlato del ritrovamento del corpo del fratello Reinhold e del loro rapporto. “Parlare di me e di Günther come fratelli è la cosa più importante. Quando avevamo trovato i resti di mio fratello c’era tutta la famiglia, ad eccezione dei nostri genitori che erano già morti“, ha raccontato lo scalatore.
“Tutti i miei parenti erano venuti con me sotto al Nanga Parbat eravamo più di venti, e insieme abbiamo trovato il posto dove era accaduta la tragedia. I miei fratelli e le mie sorelle – che avevano sofferto con me di queste accuse – avevano potuto portare il saluto al fratello Günther e si erano capacitati della verità. Mi spiace che non ci fossero i nostri genitori”, ha concluso.