Gustavo Rol e la sua figura misteriosa sono da anni oggetto di numerosi articoli di giornale e approfondimenti. In tal senso, non fa eccezione l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera”, sulla quale, attraverso la penna di Aldo Cazzullo, è stata ricostruita la figura di colui che viene considerato “l’ultimo mago”. I cui poteri, peraltro, incutevano timore addirittura nell’Avvocato, Gianni Agnelli, il quale era totalmente contrario al fatto che l’amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, frequentasse Rol.
Proprio Romiti raccontò quanto segue: “L’Avvocato era terrorizzato da quando a Venezia aveva sentito Rol raccomandare a un amico comune di non prendere l’aereo per Roma. Quell’aereo cadde, l’amico morì. Io però a casa di Rol trovavo Marcello Mastroianni e Federico Fellini che pendevano dalle sue labbra”. Peraltro, in occasione di un incontro serale, Rol gli fece scegliere un foglio bianco tra tanti e, su di esso, comparve un testo traboccante di informazioni riservate e di consigli sulla Fiat: “Conoscevo la grafia di Valletta. Era senza dubbio la sua. Mistero o trucco? Me lo sono sempre chiesto, non l’ho mai capito”.
GUSTAVO ROL, IL MAGO CHE FACEVA PAURA A GIANNI AGNELLI
Sul profilo di Gustavo Rol, “Il Corriere della Sera” dedica spazio anche alle parole del noto giornalista Vittorio Messori, il quale ha raccontato di non aver assistito personalmente a molto di ciò che insospettabili testimoni sostengono di avere visto (pittura a distanza di copie di capolavori, bilocazione, sfida all’impenetrabilità dei corpi). Tuttavia, a suo giudizio, Rol era un gentiluomo torinese elegante, colto, educatissimo. “Era un uomo buono, generoso, disinteressato – ha asserito -. Neanche tra i detrattori più accaniti qualcuno ha potuto accusarlo di aver tratto profitto economico dai suoi numeri, se tali erano. Più che prendere, ha spesso dato ai bisognosi che assisteva”. E, aspetto non di poco conto, rifuggiva la vanità, visto che non accettò mai di comparire in televisione e che esigeva che di lui si parlasse soltanto quando sarebbe deceduto. In città circolarono molte leggende su di lui e ancora oggi gli aspetti non chiari sono innumerevoli e alimentano ulteriormente il mistero.