Gustavo Rol, noto sensitivo italiano vissuto tra il 1903 e il 1994, ricopre un ruolo importante nella vita del regista Federico Fellini. Il loro incontro, durante “Giulietta degli Spiriti”, si rivela decisivo per lo scrittore romano, che scoprirebbe l’esistenza di altre dimensioni e di un viaggio senza termine per gli esseri umani. Le capacità e le dimostrazioni di Gustavo Rol, tenute sempre in presenza di ospiti selezionati, finiscono per dividere pubblico e critica. Se da una parte il noto sensitivo riesce ad ampliare significativamente il seguito di estimatori, dall’altra riscuote dubbi e scetticismo. Nel corso degli anni personaggi televisivi del calibro di mago Silvan o del giornalista scientifico Piero Angela sollevano molte critiche, ritenendo le sue illusioni semplici tecniche basate sulla disciplina della prestidigitazione.
Gustavo Rol, sensitivo vicino a Fellini: “Nei miei esperimenti è la psiche a far da grondaia allo spirito”
L’esplosione mediatica di Gustavo Rol si concretizza tra il 1950 e il 1965 grazie ad una serie di servizi ed articoli approfonditi pubblicati sul settimanale Epoca e sul Corriere della Sera. Per i cronisti dell’epoca si ha a che fare con un uomo incredibile, un vero fenomeno dotato di poteri inimmaginabili. Lo stile di vita riservato viene attribuito al desiderio di ottenere assoluta concentrazione negli studi e nell’acquisizione di informazioni e conoscenza. Le testimonianze svelano una casa contenente cimeli preziosissimi. Non tutti, tuttavia, rimangono affascinati dalle dimostrazioni di Gustavo Rol. Il sensitivo, puntualmente, si oppone alle richieste scientifiche di verifica, alimentando sospetti e perplessità. In una intervista del 1979, intervistato da Roberto Gervaso, Gustavo Rol spiega e sintetizza così la sua teoria: “Nei miei esperimenti è la psiche a far da “grondaia” allo spirito”.