GUTERRES IN RUSSIA: L’UCRAINA INSORGE
Nonostante abbia ribadito a Vladimir Putin che l’invasione dell’Ucraina è una violazione della carta Onu, Antonio Guterres è diventato una persona non gradita per Kiev, che non ha affatto apprezzato il recente viaggio a Kazan del segretario generale delle Nazioni Unite. Infatti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è affrettato a riferire di aver rifiutato una visita di Guterres dopo la visita in Russia per il vertice dei Brics. “Dopo aver stretto la mano all’istigatore della guerra ed essere stato sul territorio del Paese aggressore, sarebbe stato strano ospitarlo qui“, ha dichiarato una fonte alla BBC.
A far infuriare l’Ucraina anche il fatto che Guterres avesse declinato l’invito per il primo vertice globale sulla pace in Svizzera, mentre ha accettato l’invito a Kazan di Putin, mossa che l’ufficio di Guterres ha giustificato facendo riferimento al ruolo dei Brics nel rafforzamento della cooperazione globale.
“DANNEGGIATA ANCHE LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE”
Per Serhii Kyslytsia, rappresentante permanente dell’Ucraina presso le Nazioni Unite, così Guterres ha violato la posizione dell’Onu sul sostegno alla Corte penale internazionale. A tal proposito, ha citato un passaggio delle linee guida per i potenziali incontri tra i rappresentanti del segretariato delle Nazioni Unite e le persone per le quali la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto, come nel caso del presidente russo. Si tratta delle linee guida approvate da Ban Ki-moon.
Ebbene, nel passaggio in questione si precisa che può accadere che persone soggette a un mandato della Corte penale internazionale cerchino di proposito di incontrare funzionari delle Nazioni Unite per dimostrare il loro disprezzo per la Corte penale internazionale e tentare di minarne l’autorità, quindi è prevista l’astensione “da qualsiasi azione che possa vanificare le attività della Corte e dei suoi vari organi, incluso il Procuratore, o minare l’autorità delle loro decisioni“.
In realtà, il viaggio di Antonio Guterres a Kazan è interpretato come l’ennesimo segnale che alle Nazioni Unite si guarda a soluzioni per la fine della guerra in Ucraina diverse dal “Piano per la Vittoria” presentato proprio da Zelensky a Usa ed Europa. Ad esempio per Alvin Botes, viceministro sudafricano delle Relazioni Internazionali e della Cooperazione, l’incontro con Vladimir Putin può favorire “una diplomazia della pace“, quindi andrebbe accolto bene e va sostenuto questo tipo di dialogo.
PUTIN SOLLECITA UNA RIFORMA DELL’ONU
Dal canto suo, Putin ha mandato segnali all’Onu, come quando ha sottolineato l’importanza di “adattare la loro struttura alle realtà del XXI secolo e aumentare la rappresentanza nel Consiglio di Sicurezza e in altri organi chiave dei Paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina” per rendere ulteriormente efficace il funzionamento delle Nazioni Unite.
Ma ha soprattutto sollecitato “la riforma delle istituzioni di sviluppo delle Nazioni Unite e delle strutture finanziarie globali“, che “è attesa da tempo“. Il presidente russo ha evidenziato come il peso dei Paesi in via di sviluppo nell’economia mondiale sia “cambiato radicalmente negli ultimi decenni“, eppure ciò “non si è riflesso adeguatamente nei sistemi di governance del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e delle altre banche multilaterali di sviluppo“.