“Stiamo scavando la nostra stessa tomba”. Non poteva usare parole più chiare Antonio Guterres per rendere l’idea di quanto la crisi climatica sia un problema urgente. Intervenuto all’apertura del World Leader Summit alla COP26 di Glasgow, il segretario generale delle Nazioni Unite ha lanciato un appello affinché si agisca proprio in questa conferenza sul clima per evitare il peggio. “Siamo di fronte ad una scelta netta. È ora di dire ‘basta’. Basta brutalizzare la biodiversità, basta ucciderci con il carbonio e trattare la natura come un gabinetto. Basta bruciare, perforare e scavare più a fondo. Stiamo scavando le nostre tombe”.
Serve allora la massima ambizione da parte di tutti i paesi su tutti i fronti per far sì che l’evento di Glasgow sia un successo. Nel corso del suo intervento Antonio Guterres ha anche citato esempi crudi di come stiamo spingendo noi stessi sull’orlo proprio a causa della nostra dipendenza dai combustibili fossili. “Ci stiamo avvicinando al punto di non ritorno”.
GUTERRES (ONU) “VERSO DISASTRO CLIMATICO”
“Stiamo ancora andando verso il disastro climatico. I giovani lo sanno. Ogni Paese lo vede”, ha proseguito il segretario generale delle Nazioni Unite. Antonio Guterres ha spiegato che “i piccoli Stati insulari in via di sviluppo – e altri vulnerabili – stanno vivendo il cambiamento climatico”. Ma per loro il fallimento non può essere una possibilità. “Il fallimento è una condanna a morte”, ha aggiunto il segretario generale delle Nazioni Unite. Inoltre, ha ricordato che gli ultimi rapporti sul clima prevedono un disastroso aumento di 2,7 gradi, anche per questo ha rinnovato una serie di moniti. “I sei anni da Parigi sono stati i sei anni più caldi che la Terra abbia mai registrato. Siamo di fronte alla catastrofe naturale”, ha affermato Antonio Guterres, secondo cui “l’impressione di essere sulla buona strada è solo una illusione”.