Chi è Gwen Whipple, moglie di Tim Waltz candidato vice presidente di Kamala Harris, una delle donne che più si sono impegnate durante la campagna elettorale nel promuovere alcuni temi politici proposti dai democratici. Un ruolo di attivista per i diritti Lgbt e a sostegno del movimento pro aborto legale, che ha portato avanti fin dalla prima elezione del marito come governatore del Minnesota nel 2019. Per questo motivo la coppia è stata spesso criticata dall’opposizione, specialmente dagli attuali candidati repubblicani, che hanno più volte sottolineato le posizioni troppo progressiste e socialiste definendole come “correnti pericolose per l’America“.
Gwen Whipple è impegnata inoltre nel sostegno all’istruzione e alla rieducazione scolastica all’interno degli istituti penitenziari per minorenni, partecipando anche a varie manifestazioni per chiedere di ripristinare il diritto di voto ai condannati. Una necessità che ribadisce anche durante le sue frequenti visite ai criminali detenuti nelle carceri di stato. Recentemente in occasione dell’annuncio della nomina del marito in corsa per diventare vice della Casa Bianca ha espresso il suo supporto e si è dichiarata pronta a diventare vice first lady dicendo: “Mi assumerò le responsabilità del ruolo“.
Chi è Gwen Whipple, moglie di Tim Waltz, aspirante vice di Kamala Harris, le battaglie a supporto dei diritti Lgbt e movimento Black Lives Matter
La moglie di Tim Waltz, candidato vice presidente Usa con Kamala Harris, Gwen Whipple, è una insegnante di scuola superiore, ha conosciuto il marito proprio nell’ambiente scolastico quando anche lui era docente di geografia, nel 1994. Impegnata da sempre a promuovere l’istruzione come arma fondamentale per combattere i problemi sociali e le disuguaglianze., la donna ha alle spalle una lunga carriera come attivista per alcuni temi di importanza politica, da sempre sostenuti dal partito democratico.
Come ad esempio la legalizzazione dell’aborto e delle droghe leggere. Quello che però è stato più oggetto di critiche, specialmente durante l’ultima campagna elettorale è il suo supporto alla comunità Lgbt, e dei diritti delle coppie gay, di cui Gwen Whipple è promotrice fin dagli anni 90. Altra controversa posizione è quella in merito al movimento “Black lives matter”, e la partecipazione alle manifestazioni di protesta avvenute dopo la morte di George Floyd, in occasione delle quali sono stati registrati diversi video, diffusi ora dai repubblicani per ribadire “il pericolo socialista” che il governatore e sua moglie rappresentano.