Forse era destino che a segnare il gol della ripartenza del calcio che conta, dopo lo stop forzato da coronavirus, fosse un predestinato come Erving Haaland. Gli appassionati di mezzo mondo si sono sintonizzati su Borussia Dortmund-Schalke 04, match che inaugura il ritorno della Bundesliga e c’era tanta curiosità per capire cosa sarebbe accaduto in caso di gol e di esultanza. Anche in campo, infatti, vige il più possibile il distanziamento sociale. Dite che non vi piace? Al momento sembra essere questa l’unica via di mezzo possibile per pensare di mandare avanti uno spettacolo che appassiona milioni di tifosi e genera miliardi di fatturato (non un dettaglio, durante una crisi economica senza precedenti). Sì, ma allora cos’ha fatto Haaland? Prima ciò che riesce meglio: segnare. Poi un’esultanza a prova di coronavirus.



HAALAND, PRIMA ESULTANZA POST-CORONAVIRUS: VIDEO

L’istinto dei compagni di correre ad abbracciare il centravanti biondo che aveva gonfiato la rete avversaria è ben visibile dalle immagini che potete vedere qui sotto. Alla fine, però, trionfa il buon senso: Haaland corre verso la bandierina del calcio d’angolo, poi dà il via ad un’esultanza che simula un’andatura “da bullo” e i compagni trovano il modo di festeggiare insieme a lui imitando l’atteggiamento del bomber norvegese. Chissà, forse Haaland è stato il precursore di una moda che si affermerà nella “Fase 2” del pallone, quella di convivenza con il coronavirus. D’altronde ai calciatori tutto si può dire meno che sia mancata in questi anni la fantasia nelle esultanze. Stavolta c’è un ostacolo in più: mantenere le distanze. Ma prima o poi torneranno (e torneremo) ad abbracciarci in preda alla trance agonistica.



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