Haiti sempre più nel caos. Negli ultimi 17 mesi l’allarme è stato lanciato più e più volte dalle Nazioni Unite, dalle organizzazioni umanitarie così come dalle autorità religiose, ma è rimasto inascoltato. Nella notte di sabato l’isola ha vissuto l’ennesimo attacco degli ultimi anni: forse un ulteriore capitolo del conflitto oppure la definitiva presa di potere da parte delle gang, che controllano l’80% di Port-au-Prince. Lo scorso anno le vittime, tra omicidi, stupri e ferimenti, sono state almeno 8.400 persone. Solo nel mese di gennaio si contano 800 morti. Sabato sera, un commando ha attaccato il penitenziario nazionale dove almeno 15 persone sono state uccise.
Contemporaneamente 3.687 detenuti sono stati liberati, nel carcere che teoricamente potrebbe ospitarne solo 700. Novantanove di loro hanno rifiutato di uscire per paura di essere uccisi una volta fuori dal carcere: tra questi vari colombiani accusati di aver partecipato all’uccisione di Moïse, ex presidente ucciso nel 2021. Domenica, poi, dal carcere di Croix des Bouquets sono fuggiti 1.400 detenuti in seguito all’assalto. Le gang hanno preso anche il controllo dello stadio centrale, prendendo in ostaggio un dipendente per ore. Fonti umanitarie riportano notizie di vari cadaveri abbandonati in strada. I combattimenti sono stati continui per tutto il fine settimana e circa 15mila persone sono fuggite dai propri quartieri.
Haiti, la Farnesina: “Sconsigliamo i viaggi”
La situazione ingestibile ad Haiti dopo i vari e continui attacchi delle gang ha portato il governo a dichiarare il coprifuoco, in vigore almeno per qualche giorno. L’ordine è stato firmato dal ministro dell’Economia, Patrick Michel Boivert, che sostituisce il premier di cui non si hanno notizie da venerdì. L’esecutivo ha precisato che gli uffici pubblici continuano a lavorare ma negozi e scuole per la maggioranza sono chiusi e i trasporti sono fermi. Anche telefoni e internet sono fuori uso mentre American Airlines e JetBlue, le principali compagnie aeree in funzione sull’isola, hanno sospeso i voli.
L’ambasciata statunitense ha invitato i propri cittadini a lasciare Haiti il prima possibile: “Siamo di fronte ad uno scenario inedito. Hanno sferrato un attacco diretto con l’obiettivo esplicito di rovesciare quel che resta del governo” ha sottolineato Romain Le Cour, esperto di Global initiative against trasnational organized crime. Anche la Farnesina ha sconsigliato di recarsi nel Paese. Nella nota si legge che “sono assolutamente sconsigliati i viaggi ad Haiti, per qualsiasi ragione”.