Haiti rischia la guerra civile a causa dell’aumento della violenza da parte delle gang locali. È per questo motivo che, come riportato da Insider Paper, il Governo ha chiesto aiuto. “È stata richiesta assistenza internazionale in forma di una forza armata robusta, con un mandato chiaro per sostenere la Polizia Nazionale”, ha dichiarato Ricard Pierre, ministro della Pianificazione e della Cooperazione Esterna, durante una conferenza.



“In realtà, se questa richiesta non sarà soddisfatta in tempi ragionevoli, il rischio di una guerra civile è quasi certo”, ha aggiunto. Alcune risposte tuttavia sono già arrivate. Il Canada ha annunciato nelle scorse ore che dirigerà un’unità per coordinare gli aiuti internazionali. “L’obiettivo è quello di migliorare il coordinamento e la mobilitazione degli sforzi internazionali di assistenza alla sicurezza, lavorando a stretto contatto con la polizia nazionale haitiana, i partner internazionali e le Nazioni Unite”, ha assicurato il ministero degli Affari Esteri canadese.



Haiti rischia guerra civile: scendono in campo le Nazioni Unite

Anche il sottosegretario agli Esteri italiano Giorgio Silli ha partecipato alla Ministeriale Esteri dei partners internazionali sul tema presieduta dalla Ministra degli Esteri canadese Mélanie Joly e ha “confermato il contributo al sostegno di istituzioni e popolo haitiano, in coordinamento con l’OAS (Organization of American States) e le Nazioni Unite”, si legge in un tweet della Farnesina.

A discutere della possibilità di una guerra civile ad Haiti nella giornata odierna sono state anche le Nazioni Unite, che vorrebbero donare 719 milioni di dollari al Paese. I finanziamenti tuttavia sono ancora piuttosto lontani da questa cifra. L’ente sta comunque continuando a lavorare per raggiungere l’obiettivo. A scendere in campo è stata anche Unicef, che ha lanciato un appello in cui sottolinea che i minori bisognosi di assistenza umanitaria sono quasi tre milioni ed è dunque necessario intervenire immediatamente per assicurare loro cibo e assistenza sanitaria.