Haiti, la situazione umanitaria è diventata ingestibile, si tratta della peggiore crisi dopo il terremoto del 2010. Ora il paese va verso l’anarchia, le gang hanno preso il potere e controllano l’80% del territorio. Milioni di persone costrette a restare in strada in mano alle bande criminali, e i malati negli ospedali rischiano la morte dopo la fuga in massa di tutti i medici e del personale sanitario, che hanno abbandonato l’isola dopo l’evacuazione di tutte le ambasciate. Una spirale di violenza che necessità di controllo immediato, specialmente dopo i gravi atti che si sono susseguiti nel fine settimana.



Il primo prolungato attacco all’aeroporto che è stato chiuso a tutti i voli, ed il secondo al Palazzo nazionale del Ministero degli interni, dato alle fiamme con bombe molotov. Il primo ministro si trova attualmente fermo a Porto Rico, bloccato nel tentativo di tornare nel suo paese perchè non è stato dato il permesso di atterraggio all’aereo che lo trasportava. E mentre tutte le istituzioni internazionali fanno rimpatriare il personale delle ambasciate, i cittadini di Haiti ed il leader del governo restano fermi senza potersi allontanare o tornare in patria.



Haiti, situazione ingestibile, fuga dei medici e personale sanitario, i pazienti in ospedale abbandonati accanto ai cadaveri

Il quotidiano online della BBC ha pubblicato un aggiornamento sulla crisi di Haiti, sottolineandone la gravità specialmente nelle strutture sanitarie. Dopo la fuga dei medici milioni di pazienti restano abbandonati senza poter più ricevere cure e andranno incontro alla morte se non arriverà un intervento urgente da parte delle istituzioni. I cadaveri giacciono nei letti accanto a quelli di altri pazienti in attesa, senza nessuno che provveda alla loro rimozione. Le testimonianze dei cittadini rivelano situazioni terrificanti e condizioni igieniche raccapriccianti, i reparti sono invasi da mosche ed altri insetti, non c’è acqua e il caldo caraibico aggrava lo stato di abbandono.



Per molte famiglie in preda alla fame non c’è altra scelta che quella di avventurarsi in strada e sfidare le bande armate pur di trovare qualcosa per sfamare i loro figli. Uno dei ricoverati nell’ospedale di Port Au Prince, ha raccontato alla BBC che non è possibile fuggire perchè ci sono scontri continui e si sentono gli spari, e ha affermato che ormai il potere delle bande è quasi assoluto, e questo spingerà il paese verso la guerra civile che se il primo ministro non si dimette, terminerà con un genocidio.