Da un paio di giorni a questa parte in quel di Gaza sembra che qualcosa inizi pian piano a muoversi e una tregua tra Israele e Hamas potrebbe essere più vicina di quanto i commentatori internazionali si aspettano: le indiscrezioni sono veramente tante – talvolta anche contraddittorie tra loro – ma di ufficiale non ci sarebbe nulla, con lo Stato Ebraico da una parte che mantiene la linea dura sul raggiungimento dei suoi obbiettivi e i terroristi palestinesi – dall’altra – che continuano a fare muro sul rilascio degli ostaggi. Fermo restando questa mancanza di ufficialità, l’ultimissima indiscrezione sulla tregua tra Hamas e Israele arriverebbe da Haaretz che – citando diversi media internazionali accreditati come Reuters – parla di un presunto incontro odierno tra i vertici islamici palestinesi e i loro omologhi sciiti del Libano; ovviamente gli Hezbollah che negli ultimi giorni hanno intensificato i loro attacchi contro lo Stato Ebraico.



Secondo le varie fonti citate da Haaretz (comunque), proprio durante il vertice tra islamici e sciiti sarebbe uscito il tema della tregua, con la delegazione di Hamas – rappresentato da Khalil Al-Hayya – che avrebbe detto agli Hezbollah di “aver accettato una proposta per il cessare il fuoco a Gaza” con Israele. Il sito Ynet conferma l’indiscrezione e aggiunge che uno dei vertici libanesi avrebbe riferito che il cessate il fuoco – una volta formalizzato partirà proprio dal territorio del Libano che (come vi dicevamo poche righe fa) nell’ultimo periodo sta bersagliando con maggiore intensità i territorio israeliani con i suoi missili; ma non arrivano – prevedibilmente – conferme da nessuno vicino a Benyamin Netanyahu.



Israele e Hamas, dagli accordi alla fine delle ostilità: tutti i punti che potrebbero tardare ancora la tregua

Insomma, forse la tregua tra Israele e Hamas e – questo è l’auspicio – la riconsegna degli ostaggi e la fine a lungo termine delle tensioni potrebbero essere dietro l’angolo e ad avvalorare ulteriormente questa tesi ci sarebbe anche la notizia lanciata di ieri dell’invio da parte di Netanyahu di un piccolo team di negoziatori a Doha per discutere l’ultima bozza di un accordo che era già stato discusso alcuni giorni fa. “La risposta di Hamas è buona – fanno sapere fonti interne ad Israele ai media internazionali sulla presunta tregua – e c’è una svolta, ma ci sono ancora questioni significative che non sono state risolte e potrebbero far deragliare i negoziati”.



Il riferimento sarebbe alla richiesta da parte degli islamici di definitiva interruzione della guerra come condizione per rilasciare gli ostaggi: alcuni ritengono che la richiesta sia stata ritirata; mentre altri – e qui ci riferiamo al portale libanese Al Mayadeen vicino ad Hezbollah – riferiscono che in nessun caso Hamas firmerà una tregua con Israele senza la certezza che la guerra sia finita. Aggrava ulteriormente il quadro già incrinato la dichiarazione di Netanyahu di un paio di giorni fa che avrebbe detto che “la guerra finirà solo dopo aver raggiunto tutti i nostri obiettivi, e non un attimo prima”.