Manuel Valls, ex primo ministro francese, durante una visita in Israele con una delegazione di parlamentari, ha parlato del conflitto contro Hamas, sottolineando come rappresenti una minaccia per l’intero mondo occidentale che potrebbe trovarsi nuovamente catapultato negli orrori del terrorismo. Fu, d’altronde, lo stesso Valls a dover affrontare l’attentato alla scuola di Tolosa, nonché quelli contro Charlie Hebdo e nel Bataclan, diventando un esempio nella lotta al terrorismo.



Una visita, spiega Valls, il cui primo obbiettivo è “esprimere la nostra solidarietà a Israele” nella lotta contro Hamas, “chiarendo che siamo al fianco degli israeliani dopo questo attacco mortale senza precedenti” e ribadendo “il diritto, anzi l’obbligo,  di difendersi”. Secondariamente, “siamo qui anche per vedere con i nostri occhi” l’orrore e il dolore perpetrati dai terroristi, al fine di “testimoniarlo, raccontare le cose come stanno a casa”. Valls, infatti, ritiene che tanto i francesi quanto gli europei hanno bisogno di capire “qual è la posta in gioco”, tanto per Israele quanto per l’Europa, e quali sarebbero gli esiti di una vittoria di Hamas.



Manuel Valls: “Israele e Hamas? La guerra è tra democrazia e jihadismo”

Andando avanti nel suo intervento, Manuel Valls ci ha tenuto a sottolineare come l’attacco da parte di Hamas contro Israele e quanto accaduto “mi ha riportato ai giorni” dell’attentato al Bataclan. “Questo”, ha spiegato, “avvicina noi, leader e cittadini francesi, agli israeliani. Condividiamo le stesse paure, lo stesso dolore” che non può passare inosservato da parte del mondo, anche da coloro che sostengono la libertà della Palestina.

“Questa non è solo una guerra dichiarata da Hamas contro Israele”, ha spiegato ancora Valls, “è una battaglia tra il mondo democratico e l’Islam radicale totalitario, il jihadismo”, portando l’esempio di quanto accaduto l’altro giorno ad Arras, oppure anche a Bruxelles. “Questa battaglia tra democrazia e jihadismo è già qui in Europa“, mentre ritiene che quanto accaduto è espressione “di antesemitismo. Le forze dell’islam radicale sono all’opera da diversi anni nei quartieri poveri, nelle associazioni locali” e secondo Valls a fronte di quanto accaduto tra Israele e Hamas, ma anche degli attentati in Europa, “c’è davvero motivo di essere preoccupati“.