Hamas avrebbe rispedito al mittente le nuove condizioni presentate da Israele per raggiungere un “cessate il fuoco” dopo che da ormai quasi un anno è in corso una sanguinosa guerra con vittime da entrambe le parti. Come affermato dal funzionario di Hamas Osama Hamdan, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Al-Aqsa TV, non ci sarebbero novità riguardo un accordo tra le parti, con il gruppo paramilitare che non è d’accordo con le proposte avanzate da Tel Aviv. A detta del funzionario di Hamas, il gruppo non avrebbe intenzione di accettare le nuove richieste per l’accordo: si continuerà dunque a fare riferimento a quanto concordato il 2 luglio scorso, non accettando nuove posizioni da parte di Israele.



Come affermato ancora da Osama Hamdan, i discorsi degli Stati Uniti, che hanno parlato di un accordo imminente tra le parti per un “cessate il fuoco”, avrebbero scopi elettorali, favorendo dunque gli obiettivi Usa verso le prossime elezioni che si terranno tra pochi mesi, come scrive il Guardian.

Hamas-Israele, nessun accordo

Nessuna accordo tra Hamas e Israele, con le dichiarazioni statunitensi su un “cessate il fuoco” imminente rispedite al mittente. Prosegue infatti incessantemente la guerra, che oggi si è arricchita di un nuovo tragico capitolo (che va ad allungare la lista dopo i numerosi e sanguinosi attacchi di Netanyahu verso la striscia di Gaza). Nella serata di domenica, infatti, un missile di Hamas è caduto vicino Tel Aviv, ferendo una 26enne: il gruppo ha rivendicato l’attacco.



La notizia del mancato accordo tra Hamas e Israele arriva al culmine di una giornata tragica, con l’allagarsi del conflitto con l’entrata in scena di Hezbollah. Tel Aviv ha lanciato un attacco preventivo con missili in Libano e Hezbollah ha risposto con 320 razzi che avrebbero raggiunto undici diversi siti israeliani: l’obiettivo principale era la base di Glilot che però non sarebbe stata colpita dai droni e razzi lanciati dal Libano.

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