Muhammad Bin Abdulrahman Al Thani, primo ministro del Qatar, ha parlato della guerra tra Israele e Hamas, in particolare dal punto di vista dei negoziati che sta conducendo per porre fine alle tensioni e che, fino a questo momento, hanno permesso di aprire a 5 giorni di tregua per liberare gli ostaggi. Trattative, spiega al Frankfurter Allgemeine Zeitung, complicate ed intese, ma positivamente accolte.



Con i giorni di tregua, spiega il primo ministro del Qatar, “siamo riusciti a creare una dinamica positiva“, nella speranza che “si possa costruire su questa base”. All’inizio del conflitto, spiega ancora, “c’erano molte emozioni e rabbia”, sia da parte di Hamas che di Israele, ma “ora che gli ostaggi vengono rilasciati e ci sono delle pause, forse riusciremo a trovare una soluzione”. Le tensioni nell’area, ci tiene a ricordare il primo ministro del Qatar, “vanno avanti da molto tempo” ed ancora oggi “nessuno sa quale debba essere l’endgame”, perché questo “dipende da Israele” che deve decidere cosa fare, perché è certo che “Hamas non può essere distrutto così facilmente”.



Qatar: “Non sosteniamo Hamas, ma la causa palestinese”

Una cosa per certi versi positiva del conflitto tra Hamas e Israele, spiega ancora il portavoce del Qatar, è che ora “la questione palestinese non può essere più nascosta sotto al tappeto”, ma sottolinea che “solo i palestinesi a dover decidere quale dovrebbe essere la soluzione”. Dal conto loro e da quello dei paesi mediorientali, la cosa migliore “è una soluzione permanente a due Stati, in conformità con le risoluzioni internazionali adottate 50 anni fa”.

In merito alle pesanti critiche di sostegno economico ad Hamas, il primo ministro del Qatar ci tiene a spiegare che con il gruppo “abbiamo stabilito relazioni per mantenere la calma e la stabilità“, ma non per questo significa che sostengono le idee o i mezzi usasti dai terroristi. Infatti, spiega, “siamo solidali con il popolo palestinese e la causa palestinese, con le persone che soffrono da decenni e faremo tutto il possibile per aiutare il popolo palestinese”, ma nei confronti di Hamas il primo ministro del Qatar sottolinea il loro disinteresse “per i partiti e le ideologie politiche”.