Il Mossad, l’agenzia di intelligence di Israele, ha recentemente ricostruito parte dei movimenti economici di Hamas, individuando l’origine delle donazioni che ogni anni riceve o ricava da quelle destinate al popolo palestinese. Una questione certamente importante che spiegherebbe, almeno in parte, come i terroristi riescono a finanziarsi e a finanziare le loro armi ed azioni militari, per la quale Israele da tempo chiede interventi a livello europeo ed internazionale.



Uzi Shaya, ex funzionario di alto livello del Mossad che ha ricostruito i finanziamenti ad Hamas, ha spiegato che “i paesi Occidentali hanno operato una sorta di separazione tra il braccio militare e quello civile dell’organizzazione terroristica. Siccome il braccio civile si occupa soprattutto di istruzione ed assistenza sociale, tutto sembrava essere a posto”, ma in realtà ha aperto ad un problema importante, specialmente in questo momento di guerra su Gaza. Secondo il funzionario del Mossad, infatti, Hamas ha ricevuto negli anni precedenti una quantità di finanziamenti inclusa tra gli 1,5 e i 2 miliardi di dollari all’anno.



I finanziamenti ad Hamas e il ruolo dell’Italia

Insomma, i finanziamenti internazionali a favore di Hamas ammonterebbero a circa 2 miliardi di dollari all’anno, secondo il Mossad in larga maggioranza da parte di Qatar ed Iran. L’emirato, infatti, elargisce ogni anno 360 milioni di dollari direttamente all’organizzazione, più ulteriori 70/80 milioni grazie alle Ong, che contando le spese per sostenere a Doha i leader del gruppo terroristico e i loro familiari, ammonta ad un totale di circa mezzo miliardo.

Hamas, inoltre, riscuote le tasse all’interno della Striscia di Gaza, incassando circa 300 milioni di dollari all’anno, ai quali vanno aggiunti anche i soldi trattenuti dalle donazioni che ammonterebbero complessivamente per Gaza a circa 2,7 miliardi l’anno, dei quali un 30% secondo il Mossad finisce in mano ai terroristi. Importante anche il ruolo dell’Iran, che sostiene direttamente i terroristi con somme tra i 100 e i 150 milioni l’anno, donati ad esclusivo scopo militare. Hamas, inoltre, conta su circa 700 milioni di asset societari in Turchia.



Per quanto riguarda l’Italia, invece, secondo il Mossad non vi sarebbero donazioni o finanziamenti governativi che finiscono nelle tasche dei terroristi, ma il tutto ruota attorno alla Ong Abspp (Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese) diretta da Mohammad Hannoun, che raccoglie fondi per la Palestina. L’organizzazione, però, è ritenuta strettamente legata ad Hamas e alla sua “Unione del bene”, ovvero il braccio civile dei terroristi. Ignota, tuttavia, l’entità economica donata da questa Ong, che secondo il Mossad non sarebbe, quantomeno, particolarmente alta.