Cessate il fuoco a Gaza più vicino? Per Hamas atmosfera falsamente positiva
Sarebbero stati “costruttivi” e “positivi” i colloqui per cessate il fuoco a Gaza dopo la proposta degli Stati Uniti. Secondo le ultime ricostruzioni, gli USA avrebbero dato un bell’impulso ai negoziati tra Israele e Hamas, in una contrattazione che resta comunque intricata e complessa. “I team continueranno il lavoro tecnico nei prossimi giorni sui dettagli dell’attuazione, comprese le misure per attuare le ampie disposizioni umanitarie dell’accordo, nonché le specifiche relative agli ostaggi e ai detenuti. Non c’è altro tempo da perdere ne’ scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi”, si legge nella nota dei mediatori, dove si sottolineano i progressi dei colloqui su Gaza.
Di tutt’altro avviso, invece, pare Hamas, che non sta prendendo parte ai negoziati e che allo stato attuale non pare percepire i passi avanti nei negoziati. Uno dei portavoce del movimento islamista, Osama Hamdan, avrebbe infatti dichiarato ad Al Jazeera di non avere le idee chiare sull’andamento dei negoziati e di non avere motivi di credere che Israele stia inviando segnali positivi.
Funzionario Hamas frena sul cessate il fuoco a Gaza: “Parte israeliana sta aggiungendo nuove condizioni”
“E’ chiaro che la parte israeliana sta aggiungendo altre condizioni, parlando di nuove questioni”, ha detto Hamdan nel suo passaggio ad Al Jazeera, ridimensionando le evoluzioni positive delle ultime ore. “Credo che stiano cercando di indebolire il processo negoziale”, ha aggiunto il portavoce, ribadendo che Hamas è interessato ad un “ritiro completo” dalla Striscia, su cui aveva precedentemente ricevuto rassicurazioni dai mediatori.
Lato Israele, dai media nazionali, rimbalzano le parole del primo ministro Benjamin Netanyahu che esprime apprezzamento per l’impegno profuso dagli Stati Uniti e dagli altri mediatori nell’opera di convincimento messo in atto con Hamas per arrivare ad una conclusione positiva dei negoziati.