Secondo alcune recenti dichiarazioni da parte dell’IDF, ovvero le Forze di difesa di Israele, Hamas starebbe utilizzando armi sofisticate di vario tipo provenienti dalla Cina. Armamenti che risultano insoliti per il gruppo terroristico che, fino a qualche decennio fa, combatteva con fucili d’assalto logori e non possedeva neppure razzi avanzati o di precisione, e che avrebbero lasciato l’esercito israeliano “sorpreso” dalla scoperta. Resta, tuttavia, il fatto che non è chiaro come quelle armi della Cina siano finita in mano ad Hamas, dato che non risultano esserci rapporti consolidati tra le due entità. Questione, quest’ultima, che potrebbe mettere a dura prova i rapporti del colosso cinese con lo stato ebraico.
007 Israele: “Rapporti tra Hamas e Cina sono dubbi”
Le fonti interne dell’esercito di Israele, insomma, ritengono che la capacità bellica di Hamas sia migliorata in modo significativo anche (e forse soprattutto) grazie alle armi della Cina. Nella fattispecie si tratta di mirini telescopici per i fucili, cartucce M16, fucili d’assalto QBZ, lanciagranate automatici QLZ87, oltre a sofisticati sistemi di ascolto e trasmissione, radio militari tattiche e apparecchiature di intelligence e comunicazione in grado di operare tranquillamente all’interno dei tunnel sotto a Gaza.
La scoperta delle armi della Cina in mano ad Hamas è stata fatta dallo stesso esercito sui corpi dei combattenti neutralizzati e all’interno dei magazzini militari del gruppo palestinese. Una fonte del Mossad al Telegraph ha spiegato che “si tratta di armi e tecnologie di comunicazione di altissimo livello, cose che non aveva prima, con esplosivi molto sofisticati che non sono mai stati trovati prima e soprattutto su scala così vasta. La Cina”, ha spiegato ancora la fonte parlando delle armi di Hamas, “ha cambiato radicalmente il suo atteggiamento nei confronti di Israele, e ora è andata totalmente verso una posizione di antisemitismo“, oltre ad essere direttamente coinvolta nell’addestramento delle milizie palestinesi. Si ipotizza, infatti, che quelle armi potrebbero essere state consegnate per volontà dello stesso governo cinese, anche se l’ipotesi più probabile rimane quella che le abbia consegnate un attore terzo, presumibilmente l’Iran.