“Hamas vuole essere apripista al jihadismo”

Alfredo Mantovanosottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi di informazione e sicurezza, ha parlato con la redazione del Foglio della crisi tra Israele e Hamas, analizzando la posizione internazionale che i terroristi puntano ad ottenere ed anche cosa potrebbe e dovrebbe aspettarsi l’Italia nell’immediato futuro. Ritiene, infatti, che l’obbiettivo dei terroristi palestinesi “non è soltanto Israele, che è già una cosa grossa”.



Hamas“, sostiene Alfredo Mantovano, “vuole conquistare l’egemonia e diventare apripista del jihadismo” tanto nel Medio Oriente, quanto nel resto del mondo. Spiega che “uno degli errori più grossi dell’occidente dopo aver vinto, con il concorso di molti paesi del medio oriente, la guerra contro l’Isis è stato ritenere che la partita fosse finita lì”, mentre nella realtà “il jihadismo si è trasferito nel Sahel” dove starebbe proliferando ormai da anni. Data la missione “segreta” di Hamas, secondo Alfredo Mantovano diventa ancora più importante “la solidarietà nei confronti di Israele“, Paese nel quale “oggi si combatte una guerra i cui confini sono già adesso molto più ampi”.



Alfredo Mantovano: “Dall’Africa potrebbero arrivare in Italia i jihadisti”

Insomma, secondo Alfredo Mantovano mentre l’occidente si è dimenticato “del jihadismo fino a una settimana fa”, Hamas ha reso palese che la minaccia sia oggi molto più forte che negli anni passati. “Il risveglio è stato molto brusco”, sottolinea, “ma l’auspicio è che non sia un risveglio completo, che si riacquisti la consapevolezza che questo attacco non è uno come tanti altri”, e si comprenda, soprattutto, “la matrice radicale e religiosa” dell’attacco.



Passando, poi, a parlare dei rischi che l’Italia corre a causa dell’attacco di Hamas che starebbe risvegliando le cellule jihadiste in Africa, Alfredo Mantovano ci tiene ad analizzare i numeri dell’immigrazione. “Oggi sono arrivate grossomodo 130 mila migranti. Nel 2022, dal Mali sono giunti in Italia 619 migranti; nel 2023, 5.297, +850 per cento. Dal Camerun, nel 2022 sono arrivati 931 migranti; nel 2023, 4.813, + 500 per cento. Dal Burkina Faso, 148 migranti nel 2022; nel 2023, 7.946, + 5.000 per cento”. Stati in cui, “si è intensificato il jihadismo”. Il rischio per l’Italia scaturito dalla presa di posizione di Hamas è che i jihadisti usino “i flussi migratori come uno strumento di pressione nei confronti dell’Europa“, secondo Alfredo Mantovano sfruttandoli anche per far arrivare i terroristi nel cuore d’Europa, come dimostrebbe il fatto che già oggi “da alcuni video di imbarcazioni intercettate emerge che, oltre a immagini di donne incinte e di bambini, la gran parte sono dei maschi giovani, molti dei quali muniti di armi“.