Retroscena clamoroso sul Gran Premio dell’Olanda di Formula Uno, che coinvolge i due piloti della Mercedes, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Tra i due, infatti, si sono vissuti momenti di profonda tensione a due giri dalla conclusione di una gara sostanzialmente senza storia, dominata dall’inizio alla fine da un Max Verstappen decisamente imbattibile quest’oggi. Ebbene, proprio sul finire della corsa, è successo qualcosa che ha fatto saltare sulle poltrone non solo i componenti del box del campione del mondo in carica, ma anche i telecronisti che seguivano la corsa, che hanno parlato di bomba pronta alla deflagrazione.
Il quotidiano “Libero” ha approfondito la questione, mettendo l’accento sul fatto che, con il giro veloce centrato dal finlandese, quest’ultimo avrebbe sottratto un punto potenzialmente decisivo al compagno di scuderia nella corsa verso il titolo iridato, che sta contendendo a Verstappen. Infatti, dai box chiedono esplicitamente a Bottas di alzare il piede dal pedale, ma lui non lo fa abbastanza, evidentemente, in quando il colore fucsia campeggia accanto al suo nome (indice, appunto, del giro veloce). In questo modo, Hamilton, proprio quando ormai tutto sembrava a posto, ha dovuto fare una sosta rapida per montare le gomme utili a consentirgli di tentare di riacciuffare quel punto addizionale che il suo compagno gli stava soffiando sotto il naso…
HAMILTON VS BOTTAS, TENSIONE IN CASA MERCEDES: ALAL FINE LEWIS TOGLIE LE CASTAGNE DAL FUOCO, MA…
Come si è visto durante il GP dell’Olanda e come analizzato quindi da “Libero”, Hamilton è riuscito a riprendersi il giro veloce proprio sul traguardo, chiudendo in 1’11″97 e archiviando sul nascere una diatriba che avrebbe potuto avere sviluppi decisamente peggiori in casa Mercedes. Una situazione difficile da pronosticare alla vigilia, a tratti quasi surreale, e che denuncia come il clima fra Bottas e Hamilton non sia propriamente disteso.
Nonostante Bottas, all’arrivo, abbia provato a giustificarsi: “Non ho neanche provato a fare il giro veloce”. Tuttavia, il tachimetro presente nella sua monoposto era ben visibile e non mentiva: sarebbe bastato un piccolo correttivo…