Chi volesse recarsi presso lo storico Hard Rock Cafè di Parigi troverà il locale chiuso. Come riferito da Gambero Rosso da due giorni a questa parte il locale di Boulevard Montmartre, al numero 14, ha abbassato le serrande, chiudendo per sempre. Appeso un cartello scritto in inglese e in francese in cui viene appunto comunicata la chiusura dello storico locale e nel contempo si ringrazia la città di Parigi per l’accoglienza in questi anni.



Stando a quanto emerso sembra che la chiusura dell’Hard Rock Cafè della Ville Lumiere sia giunta come un fulmine a ciel sereno, visto che la notizia non era affatto trapelata negli ultimi giorni. Da quanto si mormora, quindi, i dipendenti del locale parigino avrebbero appreso della chiusura soltanto due mesi fa, per una notizia decisamente scioccante tenendo conto che l’Hard Rock Cafè aveva aperto a Parigi ben 33 anni fa.



HARD ROCK CAFÈ DI PARIGI CHIUDE: RICORDI E NOSTALGIA

La notizia è ovviamente divenuta virale sui social e sono tanti coloro che in queste ore stanno ricordando il locale parigino, raccontando aneddoti e ricordi del locale dove vi si trovano numerosi cimeli del mondo del rock, con tanto di “Jim Morrison seduto sul tavolo”, uno dei pezzi più iconici dello stesso bar.

Ma perchè questa chiusura? Stando a quanto riferisce ancora Gambero Rosso sembra che il fatturato negli ultimi anni sia notevolmente calato, leggasi 1,8 milioni di euro di perdita per l’esercizio 2022, una perdita pari a due volte quella del 2021, circa 900mila euro. Una chiusura che giunge tra l’altro l’anno seguente quella di Nizza, locale con ben 49 dipendenti che aveva invece chiuso nel 2023 con una perdita di ben 3,8 milioni di euro, senza dimenticarsi della chiusura risalente al 2017 in quel di Marsiglia. Un Hard Rock Cafè che quindi sparisce dalla Francia dopo anni di lunga carriera, con il rischio che anche altri esercizi in Europa possano abbassare le serrande.



HARD ROCK CAFÈ DI PARIGI CHIUDE: LA STORIA DEL BRAND

L’azienda è stata creata nel lontano 1971 da due americani per celebrare il mondo del rock, quindi otto anni dopo, dal 1979, la prima esposizione dei cimeli delle star del rock, che nel frattempo iniziavano a frequentare gli stessi locali. Dal 2007 è passata sotto i Seminole, comunità di nativi americani, che hanno espanso il business anche ad alberghi e casinò, ma ora, nel 2024, ci sono dei segnali di crisi evidenti.

Per Gambero Rosso si tratta infatti di “un modello di business evidentemente logoro” e anche se i vari locali sono comunque abbastanza pieni nelle varie città, divenendo una sorta di attrazione turistica, gli affitti, tenendo conto che i ristoranti sono aperti nelle principali capitali europee e in zone centrali, sono divenuti altissimi negli ultimi anni, e anche i costi di gestione si sono impennati. Da segnalare infine anche il cibo, classico da fast food americano, che senza dubbio non rappresenta un plus per i commensali europei. In Italia vi sono 4 Hard Rock Cafe, a Milano, Roma, Firenze e Venezia, e al momento non sono previste nuove aperture. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi anni.