Con la goal line technology ormai nel calcio il problema del “dentro-fuori” l’abbiamo risolto, ma nel basket – che pure è avanti anni luce sulla tecnologia, la “Var” e gli instant-replay – c’è forse ancora qualche margine da recuperare: è successo qualcosa di imponderabile nell’ultima notte Nba, all’interno di un’accesissima Houston Rockets-San Antonio Spurs terminata 133-135 dopo ben due overtime. Una schiacciata, il pallone che entra nel canestro ma esce subito dopo per uno strano effetto e il “patatrac” si consuma: urgono spiegazioni, anche se il video qui sotto vi fa capire benissimo. Siamo a -7’50” dal termine del match con i Rockets che stanno al solito dominando con ben 22 punti di vantaggio su San Antonio: il fenomeno con la “barba”, James Harden, ruba palla a metà campo e si invola in solitario verso il canestro dei texani. Compie la consueta schiacciata-show, il pallone entra completamente nel basket ma per uno stranissimo effetto esce subito dopo per l’insolito movimento della retina. Il “Barba” in un primo momento insegue il pallone pensando di aver sbagliato clamorosamente la sua schiacciata, poi però guarda il maxi schermo e vede che i due punti sono stati assegnati. Qui è davvero l’inizio del caos visto che in pochi minuti si consuma l’assurdo: San Antonio protesta, gli arbitri annullano il doppio punto e secondo le regole Nba le “vittime” hanno la possibilità di chiedere il challenge con il loro capo allenatore. Solo che anche Mike D’Antoni, nel concitato momento di protesta in cui urla «è dentro, è dentro!!» si perde i trenta secondi necessari per poter chiedere l’intervento del replay e a quel punto la frittata è fatta. Il match prosegue, San Antonio recuperare e va a vincere la partita proprio, ironia del destino, per due punti.
LA SCHIACCIATA “FANTASMA” DI JAMES HARDEN: ORA CHE SUCCEDE?
Come ben raccontato da Davide Chinellato sulla Gazzetta dello Sport questa mattina, a fine partita James Capers, il capo arbitro, confessa di aver rivisto la giocata al replay appena rientrato in spogliatoio e che quello di Harden era canestro regolarissimo. «L’hanno chiesto troppo tardi, alla fine del timeout: a quel punto la giocata non era più rivedibile al replay», ha spiegato l’arbitro, con la furia dei Rockets che però non si placa specie perché da quell’episodio è cominciata la rimonta degli Spurs e l’incredibile vittoria contro un Harden ancora da 50 punti. Le ipotesi al momento, mentre è scattata l’indagine della Nba, sono sostanzialmente tre: si rigioca l’intero match (è successo solo 3 volte in tutta la gloriosa storia del basket Usa), si rigiocano gli ultimi 7 minuti e 50 secondi dell’ultimo quarto oppure potrebbe – ipotesi remota ma non scartata da Espn – assegnare la vittoria a Houston dando quei due punti e facendo terminare l’ultimo quarto 117-15 in favore dei Rockets. Come detto, il caos è servito…