Nasce dalla penna di Harry Grey il famoso romanzo “C’era una volta in America”, a cui ha fatto seguito l’omonimo capolavoro cinematografico di Sergio Leone nel 1985. Harry Grey, pseudonimo di Herschel Goldberg, è stato dunque un importante scrittore statunitense, che grazie al suo primo libro, in realtà intitolato Mano armata (The Hoods, 1952) ha conosciuto la popolarità.



La sua opera, quindi, divenne una base per il film che tutti conosciamo come C’era una volta in America di Sergio Leone, con la particolarità di rappresentare una delle poche autobiografie di un gangster. Dopo il suo primo libro, Harry Grey si cimentò in altre due pubblicazioni, dal titolo Chiamatemi duca (Call me Duke, 1955) e Ritratto di un gangster (Portrait of a Mobster, 1958), meglio noto come Ritratto di assassino.



“C’era una volta in America” di Harry Grey e il cambio del titolo originale

In Italia, il libro di Harry Grey, è uscito con il titolo corrispondente al film di Leone e non con quello originale ‘The Hoods’. Questo chiaramente per attrarre gli appassionati cinefili all’acquisto del romanzo; un’intuizione comprensibile e vincente, considerando il successo del film ottenuto in sala e dalla critica. La casa di produttrice dimostrò quindi un’importante audacia commerciale ma anche una spiccata sensibilità nei confronti del mercato.

Indipendentemente dagli intrecci della trama, il fascino del primo romanzo di Harry Grey tocca livelli vertiginosi, perché testimone delle imprese criminali raccontate in un’opera capace di tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina. Insomma, come il film, anche il libro di C’era una Volta in America è un’opera preziosa per gli appassionati del genere.