Harry’s Bar, la storia del bar di Venezia dove è passata anche Patty Pravo

L’Harry’s Bar è uno storico locale pubblico italiano della città di Venezia dichiarato nel 2001 patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali. Un locale che ha fatto la storia del nostro paese e anche della musica visto che ci sono stati grandi nomi della musica italiana e non solo. Il locale, infatti, sia nella formula ristornate che bar, ha avuto un grandissimo successo diventando luogo di incontro tra intellettuali e aristocratici. Nel libro degli ospiti, infatti, si leggono le firme di: Rino Amato, Arturo Toscanini, Georges Braque, Truman Capote, Charlie Chaplin, Peggy Guggenheim, Barbara Hutton, Somerset Maugham, Grégoire Hetzel, Barbara Carlotti, Mauro Gioia, Orson Welles.



Il nome del bar “Harry’s Bar”, stando a quanto raccontato da Giuseppe Cipriani, deriva dallo studente statunitense Harry Pickering. Il ragazzo arrivato a Venezia all’inizio degli anni ’20 vive a casa di una zia per cercare di superare un problema di alcolismo. Ad un certo punto però il giovane litiga con la zia e resta in mezzo ad una strada. Giuseppe Cipriani, all’epoca barman nell’hotel Europa & Britannia, rimase molto colpito dalla storia del ragazzo e decise di prestargli 10.000 lire, una somma importante per l’epoca. Il denaro consentì al giovane Harry Pickering di rientrare in America. Due anni dopo Harry, guarito dai problemi di alcol, torna a Venezia per rincontrare Giuseppe Cipriani a cui restituì il denaro prestatogli con un extra di 30.000 lire. Giuseppe Cipriani decise così di aprire un bar e di chiamarlo “Harry’s Bar” come dedica al suo benefattore. Il bar è stato inaugurato il 13 maggio 1931.



Harry’s Bar: il suo nome anche in alcune canzoni

L’Harry’s Bar si trovava a ridosso di Piazza San Marco, all’imbocco della Calle Vallaresso dal lato del Canal Grande, nella stessa locazione attuale. La sua fama a Venezia ha visto passarci personaggi non solo del mondo della musica, tra cui Patty Pravo, ma anche dell’arte. Basti pensare che il nome del bar è citato in diverse canzoni. A cominciare da Fabrizio De André nel brano Rimini dell’omonimo album del 1978 dove “Teresa è all’Harry’s Bar/guarda verso il mare/per lei figlia di droghieri/penso che sia normale…”. Non solo, anche Paolo Conte ha citato il bar nel brano “Hemingway” presente nell’album “Appunti di viaggio”.

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