Uno studio condotto dalla Harvard Medical School getta nuove ombre sinistre sull’esplosione dell’epidemia di covid-19 a Wuhan, epicentro in Cina di quella che nel giro di pochi mesi si è trasformata in una vera e propria pandemia con effetti devastanti su tutto il pianeta e che ha ha provocato finora almeno 400.000 morti accertati e oltre 6 milioni di contagi. Harvard ha in mano delle rilevazioni che sottolineano un aumento esponenziale del traffico automobilistico attorno ai maggiori ospedali di Wuhan tra settembre e ottobre: ben prima della fine di dicembre, quando la Cina ha affermato che il virus ha cominciato a diffondersi nella zona del mercato di animali vivi della città. Usando tecniche simili a quelle dell’intelligence, il team di ricercatori dell’Università americana ha analizzato le immagini satellitari e osservato un “forte aumento del traffico fuori dai cinque principali ospedali di Wuhan a partire dalla fine dell’estate e dall’inizio dell’autunno 2019“.
HARVARD: “CORONAVIRUS PRESENTE IN CINA PRIMA DI DICEMBRE”
Secondo quanto riferito dal dottor John Brownstein, che è stato a capo dello studio, non solo gli ospedali di Wuhan hanno iniziato a vivere un’inconsueta frenesia, ma lo studio sottolinea come l’aumento del traffico di auto attorno agli ospedali di Wuhan “sia coinciso con un aumento delle ricerche sulla rete internet cinese di alcuni sintomi che in seguito sarebbero stati strettamente associati al nuovo coronavirus. Qualcosa stava accadendo ad ottobre“, ha sottolineato Brownstein, che è capo per l’innovazione del Boston Children’s Hospital e direttore del Computational Epidemiology Lab. ”Chiaramente c’era un qualche livello di disagio sociale ben prima di quello che è poi stato identificato come l’inizio della pandemia di coronavirus“. La Cina ha notificato all’Oms solamente il 31 dicembre scorso l’esistenza del nuovo coronavirus a Wuhan, una data che non combacia assolutamente con i dati a disposizione negli Usa.