Harvey Keitel è senza dubbio uno dei più grandi attori viventi di Hollywood. L’82enne ha recitato in centinaia di film con mostri sacri sia alla regia che davanti alla macchina da presa, ed è attualmente in Italia nel ruolo di presidente onorario del Filming Italy Sardegna Festival, evento che si è aperto ufficialmente nella giornata di oggi. Per l’occasione Harvey Keitel è stato intervistato dai microfoni del Corriere della Sera: «Quella frase, Sono il signor Wolf e risolvo problemi – esordisce l’attore citando uno dei suoi lavori più noti – fu una trovata geniale di Tarantino in Pulp Fiction . È diventata una sorta di suo autografo, un tormentone, la gente si è divertita molto».



Keitel ha iniziato a lavorare assieme a Martin Scorsese e Robert De Niro: «Eravamo molto giovani – racconta – Martin stava cercando giovani attori disposti a recitare gratis, perciò girava solo nel week-end visto che per sopravvivere facevamo vari lavoretti, camerieri, lavapiatti… Era il suo primo film, Chi sta bussando alla mia porta . Era il 1967, io avevo 28 anni». E sull’incontro con Robert De Niro: «Eravamo entrambi all’Actor’s Studio, non sapevo niente di lui ma ho pensato subito che fosse un attore incredibile. Eravamo nell’atrio fuori dalle aule, ci presentò l’attrice Mary Anisi. Ciao, ciao. Ci guardammo e esclamammo: eh ah, oh . Nessuna parola, solo grugniti che poi si trasformarono in smorfie. Cominciammo a ridere. Poi ci siamo ritrovati in Mean Streets e Taxi Driver di Scorsese».



HARVEY KEITEL: “ECCO COME ANDO’ CON APOCALPYSE NOW…”

Tante le pellicole in cui Harvey Keitel ha recitato, ma ce ne sono state anche alcune in cui lo stesso 82enne attore americano avrebbe dovuto lavorare e per cui poi non se ne fece più nulla, come ad esempio il mitologico Apocalypse Now di Francis Ford Coppola: «È una lunga storia, avevo un rapporto amichevole con Coppola, poi la sua società mi disse di firmare un contratto con cui sarei stato sotto controllo da 3 a 5 anni. Mi sono opposto e mi hanno detto: o firmi o sei licenziato. Così abbandonai il progetto».

Keitel è anche uno dei pochi attori ad aver recitato una scena di nudo integrale: «Fatemi chiarire questo punto – ribatte – gli attori non sono spogliarellisti, raccontiamo una storia al meglio della nostra abilità e coscienza. Se il nudo è giustificato, ci sta». L’ultimo film girato da Harvey Keitel è stato per il regista italiano Davide Ferrario: «Sono il governatore inglese di Malta realmente vissuto, Hunter Blair, quando l’isola era sotto il protettorato britannico. Un tipo indeciso, non sa come venire fuori dai moti indipendentisti. Blood on the Crown racconta i moti di Malta del 7 giugno 1919, giorno in cui festeggiano la libertà dagli inglesi».