Prima Harvey Weinstein, poi Rob Cohen. Sarebbero loro i due “orchi” entrati nella vita di Asia Argento e accusati dalla regista ed attrice di violenza. Proprio le accuse rivolte a Weinstein innescarono il movimento #meetoo. Era il 2017 e la figlia del maestro del brivido, Dario Argento, denunciava senza paura quanto subito dal noto produttore americano. All’epoca dei fatti, Asia aveva 21 anni e avrebbe dovuto interpretare il ruolo di una ladra, Beatrice, nel film B. Monkey – Una donna da salvare, uscito negli Usa nel 1999 distribuito da Miramax. Ronan Farrow sul New Yorker scrisse in merito: “Argento mi ha detto che Weinstein l’ha aggredita nel periodo in cui hanno lavorato insieme”. Secondo il racconto dell’attrice, tutto accadde dopo un invito al party della Miramax all’hotel di Cap-Eden-Roc, in Costa Azzurra. Una volta giunta sul posto però, la Argento si sarebbe accorta che non vi era alcuna festa ma trovò Weinstein da solo in una stanza con addosso solo un accappatoio, mentre le chiedeva di fargli un massaggio. Da quel momento iniziò per l’attrice all’epoca giovanissima un vero e proprio incubo.
Per anni Asia avrebbe convissuto con l’atroce segreto della violenza vissuta e il senso di colpa per non aver avuto il coraggio di reagire: “Se fossi stata una donna forte gli avrei dato un calcio nelle palle e sarei scappata. Ma non l’ho fatto. E’ stato un trauma orribile”, raccontò a Farrow. In una intervista al Corriere dello scorso gennaio, la Argento aveva aggiunto: “Io avevo rimosso lo stupro. Quando tornò e mi chiese scusa dicendo che era mio amico, offrendosi di aiutarmi a trovare una tata per Anna Lou in America”.
DA HARVEY WEINSTEIN A ROB COHEN: LE ACCUSE DI ASIA ARGENTO
Harvey Weinstein non sarebbe stato l’unico ad aver abusato di Asia Argento. Lo ha rivelato lei stessa in una recente intervista al Corriere della Sera raccontando che nel 2002 non aveva ancora intrapreso “il percorso di analisi per capire cosa mi avesse fatto per due volte”. Nella stessa spiazzante intervista, l’attrice e regista romana aveva svelato di essere stata violentata anche da Rob Cohen, il noto regista Fast and Furious e Miami Vice. Un altro pezzo grosso di Hollywood non solo avrebbe abusato di lei ma l’avrebbe anche drogata. Ecco il suo racconto: “Successe nel 2002 mentre giravamo xXx. Abusò di me facendomi bere il Ghb (la cosiddetta droga dello stupro che fa abbassare le difese a chi la assume, ndr), ne aveva una bottiglia”.
All’epoca, ammise, non sapeva di cosa si trattasse: “Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto (…). È la prima volta che parlo di Cohen”, raccontò, anticipando i contenuti del suo libro autobiografico “Anatomia di un cuore selvaggio”. Nonostante le accuse molto gravi, Asia Argento aveva ribadito: “È la verità. La cosa più pura di questo MeToo è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre”.