Harvey Weinstein a processo: è iniziato oggi alla Corte Suprema dello Stato di New York, con la selezione della giuria, il procedimento che vede l’ex produttore di Hollywood, figura centrale dei casi che hanno dato vita al #metoo, imputato con l’accusa di stupro e violenze sessuali. Weinstein, che ha fatto il suo ingresso nell’aula del tribunale di Manhattan con l’aiuto di un deambulatore. Ad attenderlo, ai lati delle transenne, c’erano una decina di donne con tanto di cartelli di protesta nei suoi riguardi. Un vero e proprio processo “evento”, quello che attende l’ex Re Mida di Hollywood, che secondo le previsioni dovrebbe durare circa 6 settimane. Che il dibattito attirerà le attenzioni degli americani nei prossimi giorni lo si è intuito già dalla folta presenza odierna: i 120 posti destinati al pubblico risultavano già al completo dalle 7 di oggi e la gran parte dei duecento giornalisti accreditati era arrivata intorno già intorno alle 5.



HARVEY WEINSTEIN: RISCHIO ERGASTOLO

Ma cosa rischia concretamente Harvey Weinstein? il processo potrebbe chiudersi anche con una condanna all’ergastolo. L’ex produttore cinematografico deve rispondere dell’accusa di avere violentato una donna nel 2013 e di aver compiuto atti sessuali non consensuali su un’altra donna nel 2006. A testimoniare, oltre alle due vittime, ci sarà anche una terza donna che ha accusato Weinstein di averla violentata nel 1993. Weinstein, finito in manette nel 2018, ha negato ogni accusa ed è tornato libero su cauzione. Le donne che lo hanno accusato di averle costrette ad atti sessuali non consenzienti sono comunque ben più di quelle sopracitate: da Gwyneth Paltrow ad Asia Argento, da Angelina Jolie ad Uma Thurman si parla di oltre 80 donne. Come riportato da La Repubblica, a dicembre, Weinstein e la sua ex compagnia cinematografica hanno raggiunto un patteggiamento da 25 milioni di dollari con 30 donne. L’accordo ha messo fine praticamente a tutti i procedimenti in sede civile contro Weinstein.

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