Hatice Cengiz, la moglie di Jamal Khashoggi parla della morte del marito e giornalista saudita assassinato all’interno del consolato dell’Arabia Saudita. La promessa sposa, intervistata da Roberta Rei de Le Iene, ha raccontato come la sua vita sia cambiato nel giro di pochissimi minuti. “La mia vita si è distrutta in un attimo, è straziante” – racconta la promessa sposa di Jamal Khashoggi che non è mai riuscita ad arrivare all’altare con il suo compagno ucciso nel 2018 all’interno dell’ambasciata saudita a Istanbul dove si era recato per avere dei documenti indispensabili per le nozze.
Secondo un report dell’intelligence Usa ad ordinare l’uccisione del giornalista saudita è stato il principe ereditario Mohammad bin Salman, quello stesso principe diventato “famoso” anche in Italia per l’incontro con Matteo Renzi che l’ha definito “my friend”. Proprio la promessa sposa di Khashoggi nel vedere l’incontro tra Matteo Renzi e Salman si è posta una domanda: “davvero è più felice per questo lavoro, che da più importanza ai suoi interessi che alla libertà e ai diritti umani?”.
Hatice Cengiz, moglie Khashoggi contro Matteo Renzi
“Non è possibile essere ben informati sull’Arabia Saudita e allo stesso tempo sostenere che il principe ereditario Mohammad bin Salman sia un riformatore” con queste parole Hatice Cengiz, la futura moglie di Jamal Khashoggi, chiede giustizia per l’omicidio del compagno barbaramente ucciso all’interno del consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul. Non solo, la donna ha anche attaccato Matteo Renzi che alcuni mesi fa si è recato proprio in Arabia Saudita per incontrare quello che, per l’intelligence americana, è il mandante dell’omicidio: il principe Mohammad bin Salman.
“Non capisco perché lo abbia fatto – ha detto Cengiz durante una intervista rilasciata all’Ansa – “forse deve cercare di capire meglio la realtà della situazione in Arabia Saudita e cosa bin Salman ha fatto a Jamal”. Dichiarazioni che si discostano di poco da quelle pronunciate lo scorso Febbraio dalle pagine de il Fatto Quotidiano a cui aveva detto: “la storia giudicherà chi loda il regime saudita. Penso che non sia stata fatta giustizia in alcun modo per l’uccisione di Jamal. Ora sappiamo che Mohammed bin Salman può ordinare l’omicidio di una persona innocente e, anche dopo che tutti hanno saputo ciò che ha fatto, non c’è ancora alcuna punizione. Io penso che debbano esserci sanzioni contro il principe. Servono azioni e non solo parole”.