Heather Parisi è uscita allo scoperto attraverso il proprio profilo Instagram, scagliandosi contro la decisione del governo di Hong Kong, Paese dove la stessa vive da anni, di introdurre il green pass: “E così anche Hong Kong – le parole della nota showgirl americana – come l’Italia introduce l’odioso strumento di oppressione e schiavitù dei cittadini che esclude i non vaccinati dalla società relegandoli a pariah. A Hong Kong si chiamerà ‘bolla vaccinale’. Mai nome fu più appropriato, dal momento che ha la consistenza e la fondatezza medica scientifica di una bolla”. Heather Parisi ne ha anche per il vaccino, spiegando: “Negli ultimi giorni i test a tappeto hanno rilevato anche 1000 casi giornalieri, tutti asintomatici e il 70% vaccinati con doppia dose.Visto che il 70% della popolazione è vaccinata con due dosi, mi pare che la variabile vaccino NON sia determinante”.



“Ma oramai – continua – non c’è nemmeno più il pudore di dover giustificare queste scelte scellerate. Oramai lo si dice apertamente: ‘queste misure non servono a fermare l’epidemia, ma a convincere la gente a vaccinarsi’”. Heather Parisi non sembra affatto d’accordo con le scelte attuate e si domanda: “Ma per quale motivo se le possibilità di infezioni sono esattamente uguali tra vaccinati e no?”, parlando poi di due Paesi, appunto Hong Kong e l’Italia, “che hanno completamente dimenticato la loro tradizione di democrazie, trasformandosi in perfetti aguzzini dei diritti inviolabili di libertà di ogni singolo cittadino”. Il green pass verrà introdotto dal 24 febbraio ad Hong Kong, e da quella data Heather Parisi sarà di fatto esclusa dalla vita sociale: “Non potrò andare nei centri commerciali, dal parrucchiere, nelle palestre, nei cinema, nei luoghi di culto, non potrò fare sport, non potrò fare la spesa al supermercato. La lista dei no è infinita. Per ora sono esclusi dai divieti i mezzi pubblici (in questo l’Italia detiene ancora il primato)”.



HEATHER PARISI: “ME NE FARO’ UNA RAGIONE”

In ogni caso Heather Parisi non sembra intenzionata a vaccinarsi: “Me ne farò una ragione. Questi soprusi non fanno altro che rafforzare la mia personale decisione di non vaccinarmi”. Poi conclude con un pensiero rivolto ai figli: “Le nostre vite saranno guidate dai nostri gemelli di 11 anni che fino al compimento dei 12 anni sono risparmiati da questa follia. Inaudito e triste se si pensa alla responsabilità che sopporteranno. Faranno tutti gli acquisti necessari, andranno all’ufficio postale, in banca. A tutti coloro che si sentono al sicuro perché in possesso di un lasciapassare, dico ‘se la tua libertà è condizionata da un foglio di carta che ti consente di esercitarla, non è libertà ma semplice obbedienza’”.