“Nella società di oggi ci si indigna, ci si commuove, ci si appassiona solo a comando.” Inizia così il nuovo sfogo pubblicato su Instagram da Heather Parisi al fianco di una foto che la vede coperta da un telo nero che le lascia scoperti solo gli occhi. Un riferimento probabile a quanto sta accadendo in Afghanistan, alle conquiste dei talebani e alla situazione delle donne nel paese.
Voce spesso controcorrente, Heather Parisi sottolinea come l’indignazione arrivi sempre quando qualcosa di importante la stimola, come se prima i problemi non fossero mai esistiti: “Basta che la Tv e i media mainstream schiocchino le dita e subito la claque parte con i fischi, le lacrime o gli applausi a seconda di quello che dice il cartello del gobbista.”, scrive la ballerina, che quindi sottolinea come “Un minuto prima e un minuto dopo, il silenzio. Come se prima e dopo, l’ingiustizia, la tragedia, la gioia non fossero mai esistite e non esistessero più.”
Heather Parisi, lo sfogo: “Siamo ancora umani o solo umanoidi?”
Lo sfogo di Heather Parisi coinvolge, d’altronde, non un solo aspetto della realtà odierna ma si sposta sullo generico. La ballerina infatti continua: “colui che non segue la claque, viene tacciato di insensibilità e menefreghismo. Perché questa non è più una società di individui, unici ma una società di cloni. Milioni di cloni che si indignano, si commuovono e applaudono all’unisono. Milioni di voci tutte uguali e perfettamente sintonizzate, ma tristemente inutili e drammaticamente intercambiabili.” Conclude, dunque, la sua riflessione con un invito: “È venuto il momento di chiedersi se la nostra società sia “ancora umana o sia diventata solamente umanoide”.