Henri Charrière, la storia vera dello scrittore francese nel film “Papillon” in onda in prima serata su Rai3

Henri Charrière fu accusato di omicidio e condannato all’ergastolo da scontare nella Caienna nella Guyana Francese. L’uomo subì sulla propria pelle la violenza del carcere e tentò per ben nove volte l’evasione. L’ultimo tentativo di fugà risale al 1941 quando tentò di fuggire dal carcere e riprendersi la propria vita con una zattera di fortuna a bordo della quale si allontanò dall’Isola dei Diavolo. Con un pizzico di fortuna, riusciì a raggiungere il Venezuela dove, però, fu nuovamente arrestato e costretto a scontare un altro anno in carcere (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



La storia vera di Henri Charrière

“Papillon”, la pellicola del 1973 con protagonisti Steve McQueen e Dustin Hoffman è liberamente tratta dall’omonimo romanzo scritto da Henri Charrière, scrittore francese naturalizzato poi venezuelano. Un vero e proprio caso di “cattiva giustizia” visto che il film-romanzo raccontano quanto vissuto dall’autore arrestato per un crimine che non aveva mai commessa. Papillon è il soprannome di Henri per via di un tatuaggio a forma di farfalla. L’uomo vive a Parigi, ma la sua vita cambia quando un magnaccio viene ucciso. Henri viene accusato dell’omicidio, arrestato e condotto al bagno penale della Caienna, nella Guyana francese, visto che l’uomo prima di morire fa il nome di Papillon Rouger.



Da quel momento comincia la terribile storia di Henri Charrière costretto ai lavori forzati in prigione. All’interno del carcere stringe amicizia con Louis Dega che è molto ricco e quindi può corrompere le guardie. Il desiderio di Henri è quello di fuggire dalla prigione tornando così ad essere un uomo libero.

Henri Charrière detto “Papillon”: 13 anni di prigione

La vita di Henri Charrière detto Papillon cambia per sempre. Condannato all’ergastolo, l’uomo viene imprigionato nella prigione della Caienna nella Guyana Francese. All’interno del carcere vive sulla sua pelle le violenze, ma anche le condizioni disumane dei carcerati. Nonostante ciò Henri non si è mai arresto, anzi ha sempre cercato di lasciare quella prigione per tornare un uomo libero. Tredici lunghi anni di prigione e ben nove evasioni finite però male. La sua ultima fuga è stata nel 1941 quando costruisce con un borsa ripiena di noci una zattera per cercare di salpare dall’Isola del Diavolo.



Ci riesce: è un viaggio spaventoso in pieno Oceano. Henri arriva in Venezuela, ma viene arrestato per un altro anno. Le condizioni del carcere del Venezuela sono nettamente migliori rispetto a quelle  della Guyana francese. Nel 1945 Papillon viene liberato e inizia la sua seconda vita a Caracas: il Venezuela.