La pandemia di Coronavirus miete una vittima illustre del panorama politico del Vecchio Continente: è morto Henri Weber, 75 anni, ex senatore e deputato europeo nel decennio 2004-2014. Come ha annunciato la sua famiglia, l’uomo è spirato ad Avignone e rappresenta una delle figure tutelari del 1968 francese, oltre a uno dei componenti storici del Partito socialista, al quale si era iscritto intorno alla metà degli anni Ottanta, sino ad avvicinarsi all’Assemblea Nazionale (consulente tecnico del gabinetto di Laurent Fabius). Nel corso della sua vita è stato docente di filosofia politica e nel 1969 ha fondato la Lega comunista rivoluzionaria, esattamente quattro anni dopo aver creato la Gioventù Comunista rivoluzionaria con Alain Krivine. In una nota diffusa a mezzo stampa, Olivier Faure, segretario del partito socialista transalpino, lo menziona come “uno dei più fertili ricordi della sinistra, di cui conosceva la storia, fin nei minimi dettagli. Era alla costante ricerca di nuove soluzioni”.



HENRI WEBER È MORTO: NACQUE SU UNA NAVE OSPEDALE IN UN CAMPO DI LAVORO SOVIETICO

L’infanzia di Henri Weber è stata tutt’altro che agevole. Nacque il 24 giugno 1944 a Leninabad, URSS (oggi Khodjent, Tagikistan), in un campo di lavoro sovietico, più precisamente su una nave ospedale ormeggiata sulle rive del fiume Syr Darya. I suoi genitori erano ebrei polacchi ed erano fuggiti dalla loro città natale di Chrzanow, a poche miglia da Auschwitz, quando l’invasione nazista della Polonia nel 1939 coinvolse l’URSS. I Weber si rifiutarono di divenire cittadini sovietici e, di conseguenza, vennero inviati in un campo di lavoro in Siberia, salvo successivamente essere trasferiti a Leninabad su loro precisa richiesta, dove il padre prestò la propria opera come taglialegna e la madre come sarta. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, la famiglia Weber rientrò nella sua Polonia insieme al piccolo Henri, ma si accorse ben presto che l’antisemitismo, a differenza del conflitto bellico, non poteva dirsi certo sopito: così, nel 1948, si trasferì definitivamente a Parigi, dove il signor Weber lavorò come orologiaio.

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