Henry Orenstein, inventore dei Transformers, è morto all’età di 98 anni presso l’ospedale di Livingston, nel New Jersey, dove si trovava ricoverato. La moglie dell’ex giocatore di poker ha reso noto che suo marito aveva contratto il Coronavirus. La storia di Orenstein, ebreo, alterna momenti difficili e drammatici ad altri di grande successo: venuto alla luce nel 1923 in Polonia, riuscì a sopravvivere in cinque campi di concentramento, ma nel 1942 i suoi genitori vennero uccisi. Insieme ai fratelli Fred e Sam, Henry venne invece liberato e riuscì a scampare all’Olocausto, emigrando poi nel 1947 a New York e reinventando il proprio destino.



La sua intuizione commerciale si rivelò fondamentale per le sue sorti: Orenstein diede vita alla De Luxe Premium, che poi divenne Topper Corporation, azienda impegnata nella produzione di giocattoli e che creò alcuni giochi divenuti iconici dall’altra parte dell’Atlantico, come la pistola giocattolo Johnny Seven One Man Army, i robot Ding-A-Ling e non solo. Tuttavia, la crisi degli anni Settanta lo spinse sull’orlo della bancarotta e decise quindi di rassegnare le dimissioni da presidente della Topper Corporation.



HENRY ORENSTEIN È MORTO: ADDIO AL “PAPÀ” DEI TRANSFORMERS

Era l’alba degli anni Ottanta quando Henry Orenstein, alla fiera del giocattolo di Manhattan, vide una piccola automobile giapponese che si trasformava in aeroplano. Fu quella l’ispirazione all’origine dei Transformers, piccoli robot capaci di trasformarsi in veicoli o animali, per i quali arrivò alla sottoscrizione di un accordo con il colosso Hasbro e la società nipponica Takara.

Oltre ai giocattoli, tuttavia, la vita dell’uomo fu segnata prepotentemente dal poker, disciplina di cui divenne giocatore su consiglio della moglie. Anche lì, però, il suo estro creativo non smise di partorire idee: per sei mesi, come ricorda il “Corriere della Sera”, lavorò a un tavolo con “telecamere in miniatura e ritagli nel tavolo con vetri antiriflesso per mostrare agli spettatori anche le carte coperte, oltre a quelle scoperte. L’idea viene brevettata nel 1995 e qualche anno dopo viene sfruttata da Discovery Channel per il suo programma World Poker Tour”.