Per chi aveva ancora bisogno di conferme circa l’innegabile dominio dell’iPhone 3G di Apple, arrivano in questi giorni i risultati del premio “British technology award”, una competizione virtuale in cui vengono elette le soluzioni regine in diversi ambiti del mondo della microelettronica. Con poca sorpresa, anche in quest’ambito l’iPhone ha fatto il pieno di premiazioni: migliore tecnologia per telefono mobile, miglior soluzione d’innovazione tecnologica, gadget dell’anno, miglior binomio eleganza/tecnologia. Oltre ad una tendenza di moda, l’iPhone si dimostra uno strumento efficace di tecnologia. Oltre che una gallina dalle uova d’oro: basti pensare al milione di pezzi venduti nel primo weekend subito dopo il lancio, le milioni di applicazioni scaricate dall’Apple store, ed ancora il traguardo dei 10 milioni di smartphone acquistati fino ad oggi.
Nel campo dei telefonini touchscreen, il “melafonino” sta ormai per raggiungere il primo posto per unità vendute e si calcola che entro la fine dell’anno, con l’avvicinarsi del Natale, potrebbero essere 15 milioni gli iPhone acquistati. Il primato, forse ancora per poco, per tutti i dispositivi in touchscreen (quindi non solo telefoni) è della Lg Electronics che nei primi motto mesi di quest’anno ha venduto quasi 9 milioni di unità. Il risultato è stato raggiunto solo un anno e mezzo dopo il lancio sul mercato da parte di Lg del primo cellulare con interfaccia completamente touchscreen: il KE850 Prada Phone. La crescita delle vendite dei telefoni touchscreen ha inciso significativamente sul miglioramento della brand equity di Lg. In base ad una ricerca interna che si occupa di misurare lo sviluppo naturale della brand awareness ovvero il ricordo spontaneo della marca da parte del consumatore senza alcuna spinta aziendale) in Inghilterra, il livello di riconoscimento del marchio è passato dall’80 per cento del 2005 al 91,4 per cento del 2007. Nello stesso periodo in America, dove sono stati lanciati diversi telefoni touchscreen inclusi Voyager, KF600 e Vu, la brand recognition di Lg è passata dal 65,1 all’83,5 per cento. Il sorpasso, come detto, è però dietro l’angolo.
Il mercato dei touchscreen si arricchirà molto presto di altri modelli. Nokia, per esempio, è pronta a lanciare il nuovo N97 che, secondo indiscrezioni sempre più forti, dovrebbe avere un sensore fotografico da 8 megapixel, hsdpa, gps, wifi, gps e sistema operativo S60. Lo stesso direttore del marketing di Nokia India, Devinder Kishore, ha affermato: “Abbiamo un sacco di cellulari con touchscreen in arrivo, ovviamente anche un N-Series, molto presto”. E poi il primo telefonino targato Google, che verrà lanciato in esclusiva negli Stati Uniti dalla T-Mobile il prossimo 22 ottobre. La società produttrice HTC puntava sulla vendita di 700 mila esemplari entro Natale e gli analisti stimavano ne sarebbero stati venduti circa 400 mila, ma i consumatori si sono dimostrati molto più entusiasti dell’arrivo del G1: le prenotazioni hanno già superato quota 1,5 milioni e T-Mobile, che ne aveva messi in prevendita 500 mila, ha dovuto ordinarne un milione in più per soddisfare la domanda. Il prezzo finale del dispositivo è di 179 dollari, molto più economico dell’iPhone, più ovviamente il costo dell’abbonamento al gestore telefonico Dal cellulare, che arriverà in Europa entro la primavera del 2009, sarà possibile accedere a un vero e proprio mercato (“Android Market”) da cui gli utenti potranno scaricare una cinquantina di applicazioni per espandere e personalizzare il dispositivo, ma anche al music store di Amazon, che ha messo a disposizione oltre 6 milioni di canzoni da scaricare, acquistare e ascoltare.
La corsa al predominio del mercato mobile si fa dunque più interessante, con il re dei motori di ricerca web pronto a dimostrare di poter rivoluzionare con la sua piattaforma aperta, anche il “giardino murato” che è stato finora il regno dei cellulari. L’obiettivo di Google e degli altri attori impegnati nel settore degli smartphone è, da un lato, quello di rilanciare l’uso dei servizi internet mobile, che finora nonostante gli sforzi sono utilizzati solo da una piccola percentuale di utenti e, dall’altro lato, di conquistare una fetta del mercato del mobile advertising. Il settore della pubblicità mobile, infatti, è previsto in forte ascesa e, secondo i dati ScreenDigest, potrebbe raggiungere un valore di 2,8 miliardi di dollari entro i prossimi 4 anni.
(Marino Petrelli)