Mezzo secolo – Cinquant’anni sono un fardello pesante da sostenere, anche per un sistema ritenuto erroneamente moderno come internet. Il World Wide Web infatti, progettato dalla Darpa, agenzia che ha compiuto quest’anno il suo cinquantesimo anno di vita, potrebbe essere a breve sostituito da un nuovo sistema parallelo creato dagli scenziati del Cern per acquisire ed elaborare i dati del Large Hadron Collider (Lhc), il nuovo acceleratore di particelle di Ginevra.
Prestazioni elevate – Lhc, progettato per scoprire l’origine dell’universo, dovrebbe infatti produrre una messe di dati annuali pari a 56 milioni di cdrom, una quantità la cui diffusione rischierebbe di far collassare la rete. Per questo motivo il Cern ha messo a punto un sistema parallelo basato su fibre ottiche e router di ultima generazione, collegato a 50.000 server, che lieviteranno fino a raggiungere quota 200.000 nei prossimi due anni, e che garantirebbe prestazioni 10.000 volte più veloci dell’attuale connessione a banda larga, consentendo ad esempio di scaricare in pochi attimi un film e di inviare file consistenti in pochi secondi.
Bassa capacità – Il problema della Rete infatti è che è stata progettata in tempi diversi e molti suoi componenti sono a bassa capacità, progettati per gestire semplici chiamate telefoniche: e proprio questi “colli di bottiglia” pongono un limite superiore alle capacità del sistema. Il Grid invece è stato progettato con componenti nuovi, senza dunque rallentamenti dovuti alle differenti “generazioni” tecnologiche del sistema.
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