Venerdì 11 luglio è stato il giorno del debutto dell’iPhone 3G sui mercati internazionali in 20 paesi del mondo. Nel corso della settimana precedente TIM e Vodafone, i due gestori di rete italiani incaricati di portare l’iPhone in Italia, hanno annunciato ufficialmente i piani tariffari ad abbonamento. Dure critiche sono arrivate dai consumatori per la decisione dei due gestori di non proporre alcun profilo tariffario che preveda un volume di traffico dati illimitato. Questa scelta di TIM e Vodafone è costata all’Italia il marchio di “terzo mondo” della telefonia mobile in confronto al mondo evoluto del resto d’Europa.



Hardware Upgrade ha condotto quindi un’indagine sulle tariffe ad abbonamento dei gestori europei mettendo a confronto i piani tariffari italiani con quelli degli altri paesi, per capire se vi sia davvero una così netta disparità tra l’una e l’altra offerta. Per cercare di fare un confronto coerente tra tutte le tariffe proposte dai vari gestori, ha deciso di operare un’analisi solamente sulle tariffe di ingresso, ovvero sui profili ad abbonamento più economici proposti da ciascun gestore. Dal momento che, tuttavia, il vincolo contrattuale minimo differisce da gestore a gestore, ha deciso di parificare tutti i costi ad una durata contrattuale di 24 mesi, che tuttavia è risultata quella maggiormente adottata dai gestori europei. Per questo motivo il costo complessivo di quei gestori che operano un vincolo inferiore ai 24 mesi è stato ricalcolato sulla base di un abbonamento della durata di 2 anni.



Qui di sotto la tabella riepilogativa:

Costo mensile Costo iPhone 8GB

Minuti

di chiamate al mese

SMS al  mese Traffico dati al mese HotSpot Wi-Fi Costo totale 8GB

Vodafone – Italia

 

59,00 Euro 199,00 Euro 400 400 600MB No 1615,00 Euro

 Tim – Italia

30,00 Euro 199,00 Euro 0,15 Euro/min 0,15 Euro 1GB Sì – Illimitato 919,00 Euro

Vodafone – Portogallo

29,90 Euro 299,00 Euro 100 100 250MB No 1016,60 Euro

 Telia – Svezia

32,00 Euro 265,00 Euro 100 100 100MB Sì – Illimitato 1033,00 Euro

 Netcom – Norvegia



51,00 Euro 176,00 Euro 100 100 100MB Sì – Illimitato 1400,00 Euro

Sonera – Finlandia

31,69 Euro 159,00 Euro 100 100 100MB No 919,56 Euro

Telia – Danimarca

59,00 Euro* 188,00 Euro 300 Illimitati 300MB No 1622,00 Euro
Swisscom – Svizzera 15,00 Euro 152,00 Euro 300 300 100MB No 512,00 Euro

Orange – Svizzera

 

27,00 Euro 213,00 Euro 30 50 1GB Sì – 100 minuti 861,00 Euro
T-Mobile – Paesi Bassi 29,95 Euro 79,95 Euro 150 150 Illimitato Non comunicato 798,75 Euro
T-Mobile – Germania 29,00 Euro 169,95 Euro 50 0,19 Euro 500 MB No 865,95 Euro

T-Mobile – Austria

39,00 Euro 49,00 Euro 1000 0,25 Euro 3GB No 985,00 Euro

 O2 – Irlanda

45,00 Euro 169,00 Euro 175 100 1GB Sì – Illimitato 1249,00 Euro

 O2 – Regno Unito

40,00 Euro 132,00 Euro 75 125 Illimitato Sì – Illimitato 1092,00 Euro

*Prezzo medio in virtù della differenza di tariffazione dopo i primi 6 mesi di contratto

Dalla tabella risulta chiaro come dei gestori europei analizzati sono solamente due a proporre un piano che preveda traffico dati senza alcuna limitazione: O2 nel Regno Unito e T-Mobile in Olanda. Quattro altri gestori pongono il limite a 100MB mensili mentre ad offrire qualcosa di più vantaggioso, almeno in termini di puro costo complessivo, è Swisscom in Svizzera, con un esborso di 512 Euro su 24 mesi, comprensivi quindi di abbonamento e prezzo del cellulare. Il gestore più costoso, invece, è Telia in Danimarca, con ben 1622 Euro su 24 mesi. Hardware Update conclude dunque che in Europa nessuna tariffa di attacco per iPhone, a parte quella olandese, offre niente di eccezionale e che lil mercato italiano non risulta essere nè più nè meno della media europea: le nostre tariffe non entusiasmano ma non sono peggiori di quelle proposte in altri paesi. Salendo verso piani tariffari più costosi, poi, la situazione non cambia: a parte T-Mobile in Germania, che propone traffico dati illimitato e T-Mobile in Austria che offre un massimo 3GB, tutti gli altri operatori, inclusa l’Italia, concedono 1GB di traffico dati.

Non è “terzo mondo” quello offerto da TIM e Vodafone, dunque. Certo si sarebbe preferito un approccio più coraggioso al mercato da parte dei due gestori nazionali legato ad una più attenta considerazione delle esigenze del pubblico. Tuttavia proprio per quanto riguarda la domanda dell’utenza, eccezion fatta per quella particolare categoria di persone che ha la reale necessità di essere sempre connessa alla rete in mobilità, per la maggior parte degli utenti la tariffa flat è una falsa esigenza, sfruttando di fatto non molto di più di 1GB.

Detto questo, la strategia migliore per rispondere alle esigenze del pubblico sarebbe stata quella della modularizzazione: un’offerta personalizzabile direttamente dall’utente con la possibilità di combinare pacchetti di traffico voce, sms e dati a seconda delle specifiche necessità, sulla falsariga di ciò che accade con la proposta di Sky nell’ambito della televisione satellitare. Tuttavia non è andata in questo modo. TIM e Vodafone hanno perso un’altra occasione per avvicinarsi alle esigenze dell’utenza e far compiere al mondo delle telecomunicazioni italiano un vero salto di qualità.