E’ proprio vero che la comunicazione, nella sua accezione globalizzata, non conosce confini. Lo sa bene la CGIL, prima sigla sindacale del Belpaese, che ha sperimentato un nuovo modo per raggiungere i suoi iscritti e tutti gli interessati: utilizzare un applicazione dell’iPhone. Curioso, strano, ma vero. Il progetto, partito in via sperimentale dalla Cgil Lombardia, prevede la Web tv del sindacato scaricabile gratuitamente dal celebre iTunes. Si tratta di “una scelta per guardare al futuro”, spiega Stefano Landini, segretario organizzativo di Cgil Lombardia. “Ovviamente – aggiunge Landini – manteniamo, e anzi ogni giorno intensifichiamo, i nostri canali tradizionali di comunicazione con i lavoratori, ma l’idea è proprio quella di aprirci anche ai canali del futuro prossimo. La scelta di esordire con l’iPhone non è certo modaiola, ma è legata unicamente a questioni tecnologiche. Presto la nostra applicazione, con tutti i suoi servizi, sarà disponibile anche per gli altri telefoni”.
La Web Tv sarà dotata di trenta canali dedicati ai temi sensibili del sindacato quali immigrazione, lavoro, diritti, pari opportunità e pensionati. Grafica semplice e intuitiva per permettere un’agevole consultazione dell’applicazione che possa così risultare utile ed immediata per chi ne usufruisce. Infatti, a disposizione dei navigatori, ci sono anche alcuni servizi e pagine Web di camere del lavoro, patronati Inca, sedi Caaf ecc. In più sarà possibile conoscere ed approfondire le campagne sociali lanciate dal sindacato e, ovviamente, seguire le dirette delle manifestazioni a cui partecipa la sigla più famosa e numerosa d’Italia. La mossa della Cgil non è certo passata inosservata per la sua forte portata simbolica e per quel che rappresenta l’iPhone, ormai diventato un costosissimo oggetto del desiderio che, di certo, non è alla portata di tutti, visti gli alti prezzi a cui si accompagna. Inevitabili dunque alcune critiche e certi scetticismi da parte degli utenti del web che si sono mostrati piuttosto freddi, se non apertamente polemici, nei confronti di questa novità firmata Cgil.
Nonostante alcuni legittimi dubbi, sembra comunque interessante un’iniziativa del genere che prova a sfruttare nuovi canali per diffondere il messaggio del sindacato, estendendo il raggio di azione sociale anche ad altre, e finora poco privilegiate, categorie di “utilizzatori”. E infatti il “solito” Stefano Landini ha annunciato, tra l’altro, una campagna, via Web Tv, sulla regolarizzazione dei migranti, disponibile in sei lingue. “La scelta di questa tematica – spiega l’esponente Cgil – non è solo legata alla sua attualità ma anche alla considerazione che gli stranieri in Italia molto raramente hanno un accesso a Internet, ma tutti hanno un telefonino”. Ecco che su questo campo si inserisce il binomio tra sindacato e melafonino. Insomma, ora anche la Cgil è a prova di Apple Store. Buono a sapersi.
(Marco Fattorini)